Visita chirurgica a domicilio per pazienti allettati, Barresi: «Al concorso indetto dall'Asl non si è presentato nessuno»

Annamaria Barresi torna ad aggiornare sul disservizio nella sanità locale

domenica 5 settembre 2021 11.03
Annamaria Barresi è ritornata ad aggiornare sul problema sanitario evidenziato qualche giorno fa, circa la visita domiciliare chirurgica negata per i pazienti allettati o impossibilitati a recarsi in ambulatorio al "S. Nicola pellegrino".

«Giovedì scorso ho incontrato la Consigliera Comunale Debora Ciliento per approfondire e capire come superare questo ulteriore ostacolo incontrato nella sanità e che riguarda i cittadini tranesi. All'incontro, che si è tenuto presso la sede del PD, ho voluto con me dei componenti di una famiglia che vive nel dolore quotidianamente a causa della mala sanità ed a causa di quel gap, di quel vuoto che si crea spesso tra i pazienti, i loro famigliari ed il sistema sanitario. Avendo conosciuto, nella passata esperienza politica in Consiglio Comunale, la sensibilità e l'autodeterminazione di Debora Ciliento nel risolvere i problemi che le si presentavano, non ho avuto dubbi sul suo pronto intervento per andare incontro ai bisogni dei cittadini, infatti, lei, appresa la notizia di questo problema, ha contattato l'avvocato Delle Donne direttore generale della ASL Bt, il quale le ha comunicato che al concorso, indetto per sostituire la figura del chirurgo generale che visita a domicilio non si è presentato nessuno. Questa assurda situazione, obbliga i cittadini, che ne hanno la possibilità, ad organizzare a proprie spese, un trasporto in ospedale per una visita in ambulatorio, gli altri che non possono sopportare questi costi, devono per il momento, farsi fare una richiesta di visita chirurgica vascolare a domicilio.

Io non sono nessuno, sono una piccola goccia che in un oceano di incongruenze vorrebbe smuovere la sensibilità di chi occupa quei posti dove si decide la qualità della nostra vita. Dovete sapere che c'è un enorme ritardo negli interventi che si potrebbero fare nel PTA di Trani (Ex ospedale S. Nicola Pellegrino), ci sono anziani che per un intervento di cataratta sono ancora in lista d'attesa da Aprile... E questo perché la mancanza di anestesisti rallenta il tutto, allora, mi domando perché le facoltà di medicina sono ancora a numero chiuso? Perché non si decide di aprire a tutti i giovani e dare loro la possibilità di diventare bravi medici? Perché, inoltre, non date loro la possibilità di rimanere in Italia dopo la laurea? Mi fermo qui c'è troppo da dire, c'è tanto da denunciare, la strada per un Paese migliore è lunga, abbiamo bisogno di politici che non si arredano davanti ad uno scenario così tragico e che abbiano la volontà di crearne uno totalmente migliore!».