Finale di Coppa a Grottaglie di giovedì alle 14, la Vigor non è d'accordo

Il vicepresidente Altieri elenca le ragioni che rendono poco praticabile la soluzione "D'Amuri"

martedì 12 dicembre 2017 0.28
A cura di Marco Cantatore
Nelle ultime ore la Figc pugliese ha stabilito sede, data ed orario della finale di Coppa Italia di Eccellenza: giovedì 21 dicembre alle ore 14 allo stadio "D'Amuri" di Grottaglie. La decisione ha suscitato perplessità in entrambe le società e tifoserie poichè un simile orario in una giornata feriale risulta compromettente per ovvie ragioni, soprattutto tenendo in considerazione la notevole affluenza di pubblico in un match del calibro di Trani-Fasano.

Il vicepresidente della Vigor, Alberto Altieri, esprime chiaramente il pensiero del sodalizio biancazzurro: «Auspicavamo - dichiara - che una giornata di festa per le due città fosse organizzata adeguatamente. In mattinata abbiamo appreso la notizia riguardante Grottaglie ma riteniamo che non abbia i requisiti legati all'ordine pubblico tali da poter ospitare un evento così importante. Il giovedì si svolge un mercato in quella zona mentre la distanza non rappresenta un problema dato che le finali non necessariamente si giocano in campi equidistanti (un anno fa Altamura-Unione Bisceglie andò in scena al "Vicino" di Gravina, nda). Sussiste, inoltre, un pericolo legato alla viabilità e la Vigor intende rivendicare il diritto di avere al proprio fianco il maggior numero possibile di sostenitori».

«Disputare una gara fondamentale di giovedì alle 14 - evidenzia - non è accettabile nel rispetto che Trani merita. Non conosciamo le condizioni attuali del terreno di gioco del "D'Amuri" (il Grottaglie milita in Prima Categoria dopo tre retrocessioni consecutive, nda) per cui chiediamo al Comitato regionale di rivedere questa decisione. Speravamo che l'individuazione di campi disponibili non fosse ristretta alla giornata odierna e siamo pienamente d'accordo col Fasano nel non valutare positivamente la sede designata».

"«Alternative? Noi e la società fasanese - conclude - siamo disposti anche a sdoppiare la finale in andata e ritorno, al Comunale ed al "Curlo", tramite regolare sorteggio che ne decreti l'ordine oppure venga presa in considerazione l'ipotesi che accadano disordini dei quali non intendiamo assumerci alcuna responsabilità».

I tifosi tranesi, sconcertati per l'inconcepibile decisione maturata nella sede barese della Figc, attendono con ansia l'evolversi degli eventi. Identico discorso vale per i supporters della squadra della "città della Selva" che si appresta a scendere in campo per giocare la terza finale consecutiva di Coppa Italia. Pare incomprensibile, tuttavia, come gli organi federali pugliesi non abbiano preso in considerazione un impianto che possiede tutti i requisiti previsti (ampia capienza, impianto d'illuminazione a norma, norme di sicurezza, ottima viabilità ecc.) e che sarebbe gradito ad entrambe le società: lo "Iacovone" di Taranto.