Fortis Trani, si gioca all'Addazi

La partita con il Castellana a porte chiuse. Problemi per la tribuna

venerdì 22 settembre 2006
A cura di Biagio Fanelli
Trani-Castellana, gara valida per la quarta giornata del torneo di Promozione si giocherà a Trani, ma sul campo in terra battuta di Monsignor Addazi e a porte chiuse non essendoci spalti a delimitazione della struttura privata, ma solo una recinzione. L'accesso all'Addazi verrà concesso solo agli addetti ai lavori, poi si chiuderà il cancello che conduce al terreno di gioco per far osservare il divieto. E' l'ultimo paradosso della vicenda stadio. Ad inizio settimana la Fortis era tornata alla carica. Attraverso una comunicazione ufficiale, Francesco Simone aveva informato il Comune di aver effettuato all'interno del Comunale la pitturazione degli spogliatoi e la saldatura della recinzione della gradinata, i due interventi più urgenti per ottenere la sospensione dell'ordinanza di chiusura dello stadio. La società sperava così di ottenere il nulla osta per giocare in via Superga, anche con degli accorgimenti (le porte chiuse o l'utilizzo degli spogliatoi dell'adiacente tenostatico), consapevole del fatto che il Comitato regionale pugliese stavolta non avrebbe concesso proroghe per la comunicazione della sede della partita: entro martedì pomeriggio bisognava dare una risposta. Per sbloccare la situazione doveva arrivare l'ok della commissione comunale. Ma, alle 11 di ieri mattina, non era ancora stato effettuato il sopralluogo decisivo, annunciato per martedì pomeriggio. La Fortis ha dunque confermato a Bari la sede della partita del Castellana: si va all'Addazi, al cui confronto il Comunale sembra l'Olimpico di Roma. I paradossi insomma non finiscono mai. Che dire poi del caso tribuna? La ditta ha quasi ultimato i lavori, ma la struttura è ancora monca. Di cosa, direte voi? Della cosa più impensabile, ovvero degli allacciamenti di acqua e fogna, non previsti nel progetto! Non solo: la ditta (che ieri ha montato l'ascensore) non è tenuta al ripristino delle parti esterne e né all'arredamento degli spogliatoi. Questa serie di interventi, sommabili e licenziabili con un provvedimento di giunta, non sono ancora stati portati sul tavolo. Perché aspettare?
Biagio Fanelli junior