Acidi grassi
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Salute d'asporto

Gli acidi grassi essenziali

Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca

Tra i vari tipi di lipidi spiccano sicuramente i cosiddetti acidi grassi essenziali, (acido linoleico e acido alfa linolenico), così denominati perché l'organismo non riesce a sintetizzarli in maniera autonoma, ma bisogna necessariamente introdurli con la dieta o con integratori alimentari. Una volta assunti attraverso gli alimenti, questi due nutrienti sono convertiti per via enzimatica in altri acidi grassi polinsaturi detti semi-essenziali e aventi funzioni metaboliche specifiche.

Buone fonti di omega 6 sono i semi oleosi, il germe di cereali, legumi e pseudo cereali, e i relativi oli estratti, mentre le migliori fonti alimentari di omega 3 sono i pesci dei mari freddi, il krill e le alghe.

È importante tenere a mente che i livelli di omega3/omega 6 devono essere bilanciati, con un rapporto a favore degli omega 3. Questo perché gli Omega Tre hanno un ruolo fondamentale per le corrette funzioni biologiche, infatti sono responsabili della fluidità delle membrane cellulari, favoriscono la diminuzione dei trigliceridi e proteggono le pareti dei vasi sanguigni contrastando la formazione di placche arteriosclerotiche, a causa delle importanti proprietà antiinfiammatorie.

Inoltre la letteratura scientifica ha evidenziato il ruolo positivo degli Omega Tre sia nell'alimentazione dei bambini, sia in gravidanza, perché in grado di favorire lo sviluppo del feto.

Avere un corretto equilibrio tra Omega 3/Omega significa mantenere uno stato antiinfiammatorio, in quanto seppur essenziali, dai grassi Omega 6 derivano delle molecole (come l'acido arachidonico) che sono attivatori del sistema infiammatorio.

La capacità dell'organismo di sintetizzare i derivati omega 6 e omega 3 tende a diminuire con l'avanzare dell'età, oltre che con cortisonici, alcol, malnutrizione proteica, ecc. Inoltre, gli omega 3, in particolare EPA e DHA, sono carenti nella maggior parte dei regimi nutrizionali occidentali. Ciò significa che bisogna ricorre all'utilizzo degli integratori alimentari.

L'utilizzo di tali supporti non è privo di effetti collaterali, quindi è opportuno consultare il medico prima di iniziare un qualsiasi percorso integrativo.
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