Ad Maiora e i suoi 20 anni: per il gruppo di Giuseppe Pierro tanti successi, tanti ricordi e tanto futuro

Una serata-evento allo Sporting Club per festeggiare la società editrice dai 100mila clienti

sabato 31 luglio 2021 10.23
A cura di Lucia De Mari
"Eravamo quattro amici.." non al bar, ma in un piccolo ufficio di pochi metri quadrati. Oggi sono più di cento le unità lavorative, sono 7 le sedi in tutta Italia (la principale è quella di Trani, naturalmente), e soprattutto sono quasi 100mila i clienti: una torta di soddisfazioni con 20 candeline per la società editrice Ad Maiora, che ha festeggiato il suo più bel compleanno nella splendida cornice dello Sporting Club di Trani.

L'amministratore unico Giuseppe Pierro, che non nasconde l'emozione, ha voluto intorno a se tutti coloro i quali sono stati in qualche modo protagonisti di questa impresa: in primis Giuseppe Calabrese, oggi amministratore della casa editrice Duepuntozero, che per 15 anni ha condiviso l'impegno professionale con Pierro ed Ad Maiora, "cominciando da zero"; e poi Domenico Mastrulli (segr. Naz. F.S. Cosp) che nel 2002 con la sua prima pubblicazione di gran successo lanciò il segnale di quella che sarebbe divenuta la strada per il futuro di Ad Maiora; l'avv. Antonio Lattanzio ed il prof. Michele Filippelli, che con loro esperienza e professionalità hanno reso sempre più concreto l'impegno del lavoro di Pierro e del suo staff. "Grazie per averci dato l'opportunità di crescere, promuovere e realizzare un progetto" è infatti inciso nelle targhe che sono state loro donate: una frase sintesi di riconoscenza, umiltà e professionalità totale.

Al saluto del presidente dello Sporting Club, Domenico D'Addato, che ha ospitato l'evento, e del consigliere comunale e provinciale Pasquale De Toma, ha fatto seguito una serata che la giornalista Francesca Rodolfo, sempre splendente per eleganza e professionalità, ha condotto tenendo le redini di un dialogo sempre interessante, fatto di storie anche personali che si sono intrecciate con il destino: "Sliding doors", come più volte ha sottolineato il patron Pierro, quelle porte che ti si aprono davanti, che girano e ti portano in altre storie, combinazioni del destino, che mettono insieme possibilità e probabilità, e che se le percorri bene ti portano al successo. E dall'ufficio periferico le speranze che pian piano prendevano forma. Speranze fatte di libri. Quella delle sedi delle meraviglie. Delle oltre 100 dipendenti. Degli autori dai nomi altisonanti. Del profumo delle pagine appena stampate. Dei sorrisi grandi di chi ce l'ha fatta. E' questa la storia imprenditoriale della casa editrice Ad Maiora. E' questa la storia di due imprenditori di Barletta che insieme l'hanno voluta fortemente, 20 anni fa, a cui hanno dedicato tempo, sacrifici e speranza. Due amici, insomma, che a un certo punto la vita ha diviso, ma che sono sempre rimasti uniti dall'affetto e dalla stima reciproca.

Fondamentale anche la sottolineatura di un'altra tappa importante per Ad Maiora, quella che ha sancito la creazione dell'Osservatorio Internazionale delle Politiche Sociali e Sicurezza (O.I.P.S.S.), fortemente voluto da Giuseppe Pierro per la correttezza della comunicazione e la promozione di battaglie etiche e sociali di rilevante importanza, riguardanti temi cruciali quali cyberbullismo, cyberstalking, mobbing e unioni civili.

"Ho condiviso con Giuseppe Pierro 15 anni di vita, di lavoro, di sacrifici prima e di crescita e successi dopo - ha detto Giuseppe Calabrese -. La scelta di ripartire con Duepuntozero è stata figlia della voglia di ripartire da zero, ma non ha mai cancellato i ricordi e i 15 anni di vita condivisa. È stato bello ricevere la telefonata di Giuseppe che mi chiedeva di festeggiare con lui i 20 anni di Ad Maiora ed è stato inevitabile accettare con entusiasmo e con semplicità di raccontare una storia che vale la pena di essere raccontata".

"È un omaggio a questa creatura chiamata Ad Maiora, che se da un lato ci ha tolto molto, dall'altro ci ha dato tanto. Infatti non esiterei un attimo a ricominciare tutto dall'inizio - ha detto Giuseppe Pierro -. Un inno al lavoro, alla speranza, al sacrificio, condivisi per un periodo indimenticabile con Giuseppe Calabrese. Abbiamo unito le nostre potenzialità e ne abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile 20 anni fa. E posso assicurarvi che oggi è solo un nuovo punto di partenza".
Ad Maiora
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