Adeguamento del depuratore, Aqp gela il Comune

Annunciato lo slittamento dei termini per l’esecuzione dei lavori. Riserbato e De Simone: «Bisogna far presto». Segnalazione in procura

mercoledì 8 maggio 2013 0.09
Una doccia fredda. L'Acquedotto pugliese ha inoltrato una nota al Comune di Trani preannunciando tempi lunghi per i lavori di adeguamento del depuratore cittadino.

Come si ricorderà, ad inizio aprile, il sindaco, Gigi Riserbato, e l'assessore all'ambiente, Giuseppe De Simone, avevano partecipato a Bari ad un tavolo tecnico al termine del quale Comune, Regione, Acquedotto e Autorità idrica pugliese stabilirono un cronoprogramma definitivo di attività e di interventi. In quella sede si stabilì che l'Acquedotto sarebbe intervenuto con un progetto di completamento atto a superare una situazione di danno ambientale che si sta perpetrando da anni. In particolare, l'Aqp doveva redigere una progettazione esecutiva entro il mese di aprile e provvedere entro fine luglio all'aggiudicazione dell'appalto.

A distanza di un mese, Acquedotto pugliese ha fatto sapere di non essere in grado di rispettare quella tabella di marcia. La società prevede di avviare la progettazione non prima di luglio (cioè tre mesi dopo rispetto a quanto stabilito) e di aggiudicare i lavori non prima di novembre, con una tempistica di 300 giorni. I lavori, in sostanza, non sarebbero ultimati prima della fine del 2014.

Riserbato e De Simone hanno segnalato il tutto alla procura. Rispondendo all'Acquedotto, sindaco e assessore hanno espresso «viva preoccupazione per lo slittamento delle procedure». «La discordanza tra quanto contenuto nella nota dell'Acquedotto con quanto invece condiviso nell'ultimo tavolo tecnico tenutosi presso la sede dell'autorità idrica – scrivono Riserbato e De Simone - non consente di mantenere la necessaria serenità». Riserbato e De Simone hanno chiesto all'Acquedotto di dare inizio ai lavori di adeguamento del presidio depurativo nel più breve tempo possibile, notiziando a stretto giro il Comune sul nuovo cronoprogramma realmente rispondente alle tempistiche previste dalle vigenti normative in materia. L'Acquedotto ha comunque garantito la costante manutenzione dell'impianto (attualmente sottoposto a sequestro probatorio) per garantirne la corretta funzionalità.