Affidamento del servizio di pulizia e manutenzione del campo di via Imbriani, Laurora evidenzia alcune incongruenze

«Necessaria una diversa impostazione nei rapporti con le associazioni»

mercoledì 27 ottobre 2021
«Mi perviene segnalazione di una società sportiva in conseguenza della quale devo evidenziare alcune incongruenze contenute nel provvedimento del dirigente comunale dell'Area Affari Istituzionali e Servizi alle Persone, dott. Attolico». Sono le parole del consigliere comunale d'Italia in Comune, Tommaso L'aurora.

«Si tratta della determinazione dirigenziale n.1157 del 24/9/2021, mediante la quale è stato affidato il servizio di custodia e pulizia del campo di calcio di Via Imbriani per il periodo da settembre a dicembre dell'anno corrente, per un importo di euro 7.000,00 IVA inclusa. Ci sarebbe innanzitutto da chiarire il periodo di affidamento (settembre-dicembre) perché non mi risulta, ad oggi, che l'impianto sia stato collaudato.

Inoltre tale affidamento è di tipo temporaneo, in "estensione" al servizio già in essere per lo stadio comunale, ed è stato disposto in applicazione dell'art. 36 - comma 2 - lett.a) del D. Lgs. 50/2016, il quale consente affidamenti diretti al di sotto della soglia dei 40.000,00 euro. Se è vero che la norma richiamata consentirebbe tale affidamento, occorre tuttavia tener presente che lo stesso art. 36 - comma 1 del D. Lgs. 50/2016 prevede, in ogni caso, che l'affidamento debba avvenire nel rispetto del principio della concorrenza, della rotazione degli inviti e degli affidamenti, in modo da assicurare l'effettivo possibilità di partecipazione delle microimprese.

La questione assume rilievo perché altra associazione sportiva, con propria nota in data 21/5/2021 prot. n.26172, aveva per tempo dichiarato la propria disponibilità alla gestione dell'impianto sportivo "Bovio" in Via Imbriani. Non solo. Ho verificato altra comunicazione pubblica in data 23/10/2021 da parte del Presidente di altra società sportiva che ha contestato lo stato di manutenzione dello stadio comunale gestito dalla società che ha ottenuto l'"estensione" e la situazione disastrosa del manto erboso, tanto da essere costretta ad allenarsi presso altri impianti privati.

Questa comunicazione non è stata smentita ne' dal sindaco e ne' dall'assessore delegato. Mi chiedo, quindi, cosa abbia impedito l'applicazione di un sano e corretto principio di rotazione, anche al fine di valorizzare tutte le associazioni che operano nel settore sportivo, con grande difficoltà e sacrifici di carattere personale, nonché la motivazione per non aver dato nemmeno una leggittima risposta all'associazione in questione.

Ritengo - conclude - sia quindi necessaria una diversa impostazione nei rapporti con le associazioni, più trasparente, meno frettolosa e più attenta al rispetto delle clausole contrattuali, spesso disattese. Mi aspetto, per il futuro, garanzie in tal senso da parte della amministrazione».