Amet-Elgasud, Sinistra e Libertà grida al saccheggio
«Gentile regalo ad Acea e colpo di grazia per la ex municipalizzata»
lunedì 28 giugno 2010
«L'amministrazione-Tarantini sta facendo l'ennesimo salto nel buio (a voler pensare bene!), con la cessione del ramo elettrico dell'Amet alla Società Elgasud, regalando di fatto l'Amet all'Acea e scippandola alla città di Trani. Sull'assurdità e pericolosità di quest'operazione hanno già abbondantemente scritto nei giorni scorsi i rappresentanti dei lavoratori, e sottoscriviamo ogni loro parola. Questo centrodestra pasticcione sta mettendo a rischio un patrimonio della città con una gestione scellerata.
Non si contano le operazioni fallimentari poste in atto dal 2003 ad oggi, con società aperte e chiuse, partecipazioni ad operazioni in perdita, inchieste giudiziarie. 8 mesi fa avevamo abbondantemente parlato della penultima operazione, quella della spesa di quasi 9 milioni di euro per acquistare un capannone, l'assurdità della quale ci pare lampante (e per questo continuiamo ad augurarci che il Consiglio comunale la stoppi). Ora quella che rischia di essere l'operazione che segna la definitiva fine dell'azienda. E non serve che Alfonso Mangione, dimessosi dalla guida dell'Amet perché indagato ma che ancora ha il suo posto in Elgasud, venga a farci l'oste che spiega che il vino è buono, perché da loro ne abbiamo già sentite talmente tante, tutte puntualmente smentite alla prova dei fatti.
Qui l'unica cosa chiara è che Elgasud non da nessuna garanzia, e non si è a conoscenza di alcun utile né per l'Amet, né per la città, né per i cittadini/utenti, ed intanto di fatto Trani perde il grosso dell'Amet in favore di una società guidata dall'Acea. Fermiamoci finchè siamo in tempo. Chiediamo al Consiglio comunale di bloccare quest'operazione, ed ai consiglieri comunali dell'opposizione di interessare l'Autority per l'energia per valutare se ci sono, in questo passaggio, dei danni occulti o penalizzazioni per gli utenti».
Antonio Mazzilli, Vincenzo Ferreri e Ruggero Carcano
Coordinatori cittadini Sinistra e Libertà
Non si contano le operazioni fallimentari poste in atto dal 2003 ad oggi, con società aperte e chiuse, partecipazioni ad operazioni in perdita, inchieste giudiziarie. 8 mesi fa avevamo abbondantemente parlato della penultima operazione, quella della spesa di quasi 9 milioni di euro per acquistare un capannone, l'assurdità della quale ci pare lampante (e per questo continuiamo ad augurarci che il Consiglio comunale la stoppi). Ora quella che rischia di essere l'operazione che segna la definitiva fine dell'azienda. E non serve che Alfonso Mangione, dimessosi dalla guida dell'Amet perché indagato ma che ancora ha il suo posto in Elgasud, venga a farci l'oste che spiega che il vino è buono, perché da loro ne abbiamo già sentite talmente tante, tutte puntualmente smentite alla prova dei fatti.
Qui l'unica cosa chiara è che Elgasud non da nessuna garanzia, e non si è a conoscenza di alcun utile né per l'Amet, né per la città, né per i cittadini/utenti, ed intanto di fatto Trani perde il grosso dell'Amet in favore di una società guidata dall'Acea. Fermiamoci finchè siamo in tempo. Chiediamo al Consiglio comunale di bloccare quest'operazione, ed ai consiglieri comunali dell'opposizione di interessare l'Autority per l'energia per valutare se ci sono, in questo passaggio, dei danni occulti o penalizzazioni per gli utenti».
Antonio Mazzilli, Vincenzo Ferreri e Ruggero Carcano
Coordinatori cittadini Sinistra e Libertà