Amianto, linea dura col Supercinema ma nulla per l’ex scuola

I residenti di via delle Crociate e dintorni commentano le parole di De Simone. Il paragone: «L'immobile ricorda un'immagine di Beirut degli anni '70»

domenica 4 agosto 2013
Dopo il nostro articolo relativo all'esposto alla procura della Repubblica presentato da diversi residenti della zona del centro di Trani in merito alla questione del degrado igienico-sanitario e strutturale del complesso edilizio dell'ex Supercinema e dell'attiguo ex Istituto professionale, ma dopo soprattutto la risposta dell'assessore Giuseppe De Simone, i residenti hanno inviato una nota in redazione per fornire alcune precisazioni sull'evolversi della vicenda.

«Preliminarmente – scrivono - va precisato che non è nostra intenzione avviare un ping pong mediatico con l'amministrazione comunale e alimentare sterili polemiche. Per il futuro non derogheremo a questa consegna, tuttavia non ci si può esimere dal considerare che il solo buon gusto avrebbe dovuto suggerire diverso atteggiamento, cioè una politica del fare atteso che la prima segnalazione del disagio della zona risale al maggio-giugno del 1999. Duole, poi, dover constatare che i cittadini debbono ricorrere all'autorità giudiziaria per vedere rispettati i sacrosanti diritti alla tutela della salute, dell'igiene e dell'incolumità e, come troppo spesso accade in questo nostro Paese, tutto diventa contrapposizione che ci trasforma in nemici gli uni degli altri, se solo ricordiamo a chi compete che siamo cittadini titolari di diritti e non aspiranti a privilegi».

La reazione dell'assessore con il conseguente aut aut alla sola proprietà dell'immobile del Supercinema, ha trasformato i firmatari dell'esposto in nemici di quest'ultima. Posizione che evidentemente, i residenti non vogliono assumere. E per questo vanno oltre «De Simone non h spiegato quali provvedimenti abbia adottato circa la soluzione, in ogni caso in via d'urgenza, dei problemi relativi all'altro disastrato immobile, ossia l'ex Istituto professionale, la cui immagine ricorda la Beirut degli anni '70 e che sotto l'aspetto igienico e strutturale rappresenta una vera bomba sanitaria e un costante pericolo incombente per i passanti».