La Corte d'Appello di Bari condanna l'Amiu ad un risarcimento di oltre 24mila euro
I fatti risalgono al 2015, sotto l'amministrazione del commissario straordinario
sabato 13 maggio 2023
06.00
La Corte di Appello di Bari condanna l'Amiu spa al risarcimento di oltre 24mila euro ad un componente del Collegio sindacale: i fatti risalgono al 2015, e la sentenza decreta l'illegittimità della condotta del commissario straordinario subentrato alla guida del Comune di Trani, la quale aveva deliberato la modifica dei compensi dei componenti del collegio sindacale di Amiu SpA.
I FATTI: nel maggio del 2015, dopo l'insediamento del commissario straordinario al Comune di Trani dott.ssa Iaculli, la stessa nell'ambito della consueta verifica delle partecipate ed in particolare nel merito del compenso dovuto ai componenti del Collegio sindacale dell'Amiu spa che prevedeva un compenso fisso ed uno variabile, deliberò di corrispondere loro solo il compenso fisso. I componenti il Collegio sindacale impugnarono la delibera davanti al Tribunale di Bari: in primo grado con sentenza n. 536/2021 emessa in data 15.2.2021, il Tribunale di Bari - Sezione Specializzata in materia di Impresa - rigettò le domande (proposte in giudizio dai componenti del collegio sindacale nei confronti dell'Amiu SpA) di riconoscimento del compenso variabile, e compensava le spese.
Uno dei componenti del Collegio sindacale, il dott. Savino Musicco, a questa sentenza proponeva appello tramite l'avv. Maurizio Musci, chiedendo la riforma della sentenza impugnata, con preliminare affermazione della propria legittimazione attiva e dell'inadempienza contrattuale, ed insistendo nel merito sulle conclusioni già rassegnate al termine del giudizio di primo grado, con vittoria delle spese di lite inerenti ad entrambi i gradi di giudizio.
La Corte di Appello di Bari, Sezione Specializzata in materia di Impresa, si è pronunciata defintivamente sull'appello proposto dal Musicco nei confronti della società Amiu spa: ha dunque accolto l'appello e, per l'effetto, ha dichiarato la nullità parziale della delibera approvata in data 26.5.2015 condannando la stessa Amiu spa a corrispondere all'appellante i compensi variabili previsti dalla delibera dell'agosto 2014 e spettanti dal mese di maggio 2015 fino alla cessazione della carica di componente del collegio sindacale; ha condannato dunque l'Amiu al pagamento delle spese di lite di entrambi i gradi di giudizio in favore dell'appellante, pari complessivamente ad euro 16.470,00 oltre ai rimborsi di legge, da distrarsi al difensore dichiaratosi antistatario.
I FATTI: nel maggio del 2015, dopo l'insediamento del commissario straordinario al Comune di Trani dott.ssa Iaculli, la stessa nell'ambito della consueta verifica delle partecipate ed in particolare nel merito del compenso dovuto ai componenti del Collegio sindacale dell'Amiu spa che prevedeva un compenso fisso ed uno variabile, deliberò di corrispondere loro solo il compenso fisso. I componenti il Collegio sindacale impugnarono la delibera davanti al Tribunale di Bari: in primo grado con sentenza n. 536/2021 emessa in data 15.2.2021, il Tribunale di Bari - Sezione Specializzata in materia di Impresa - rigettò le domande (proposte in giudizio dai componenti del collegio sindacale nei confronti dell'Amiu SpA) di riconoscimento del compenso variabile, e compensava le spese.
Uno dei componenti del Collegio sindacale, il dott. Savino Musicco, a questa sentenza proponeva appello tramite l'avv. Maurizio Musci, chiedendo la riforma della sentenza impugnata, con preliminare affermazione della propria legittimazione attiva e dell'inadempienza contrattuale, ed insistendo nel merito sulle conclusioni già rassegnate al termine del giudizio di primo grado, con vittoria delle spese di lite inerenti ad entrambi i gradi di giudizio.
La Corte di Appello di Bari, Sezione Specializzata in materia di Impresa, si è pronunciata defintivamente sull'appello proposto dal Musicco nei confronti della società Amiu spa: ha dunque accolto l'appello e, per l'effetto, ha dichiarato la nullità parziale della delibera approvata in data 26.5.2015 condannando la stessa Amiu spa a corrispondere all'appellante i compensi variabili previsti dalla delibera dell'agosto 2014 e spettanti dal mese di maggio 2015 fino alla cessazione della carica di componente del collegio sindacale; ha condannato dunque l'Amiu al pagamento delle spese di lite di entrambi i gradi di giudizio in favore dell'appellante, pari complessivamente ad euro 16.470,00 oltre ai rimborsi di legge, da distrarsi al difensore dichiaratosi antistatario.