Anche la medicina avvicinerà il Montenegro a Trani
Primi effetti del rapporto intessuto fra le due realtà adriatiche
mercoledì 4 agosto 2010
Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, nelle scorse settimane è stato in visita nella Capitale del Montenegro, Podgorica. L'ufficio stampa del Comune ha descritto i contenuti del viaggio istituzionale:
«La visita, ha rappresentato un ulteriore passaggio di quell'attività istituzionale che la città di Trani attraverso le sue massime autorità, svolge aderendo a quella generale attenzione verso i paesi dell'Adriatico, che rappresenta una vera e propria politica estera della Regione Puglia.
L'attenzione ai paesi che si affacciano sull'Adriatico ed a quelle nuove realtà balcaniche emergenti a noi così vicine - ha dichiarato il sindaco - ci spinge a stimolare incontri, scambi, gemellaggi, protocolli d'intesa con coloro i quali ci guardano sempre più con maggiore interesse. Quest'anno ho compiuto viaggi di rappresentanza, poiché invitato, in Croazia, in Kosovo ed in Montenegro. L'ultimo, nella capitale Podgorica della giovane Repubblica, è stato effettuato in risposta ad una visita a Trani del sindaco Mugosa. Questi scambi, non sono soltanto uno scambio culturale ed un doveroso approccio tra realtà vicine e separate solo dal mare. Al contrario rappresentano, sempre di più, formule concrete ed organizzative tra sistemi socio-economici e territori, che il mare unisce.
Da queste attività, infatti emerge la concretezza del fatto che ciò che ci unisce è di gran lunga superiore, sia in termini qualitativi, in termini sociali, a ciò che ci separa. E di conseguenza emergono piccole ma significative azioni che potremmo definire microglobali, foriere comunque di attrattive prospettive in campo economico, commerciale e turistico. Prova ne sia che in questo mio viaggio in Montenegro, ho incontrato il presidente della Repubblica del Montenegro Vujanovic ed il primo ministro Dukanovic, realizzando protocolli ed accordi di collaborazione che aprono la via a quella più complessa politica di attenzione al mediterraneo tanto decantata dal presidente della Regione Puglia Vendola.
Sono sicuro che concretamente, questa microglobalizzazione che valorizza i territori per via della sua sostenibilità realistica e per il fatto che aderisce a quelle caratteristiche culturali che fanno di noi un popolo proiettato verso l'accoglienza e verso l'oriente, sarà sostenuta dalla nostra Regione e compresa nella sua concreta utilità. Intanto, il primo effetto concreto della visita, è rappresentato dalla possibile organizzazione di una stage in campo sanitario che le strutture sanitarie montenegrine vogliono effettuare a Trani, per scambiare esperienze e creare reparti sul modello della nostra sanità pubblica pugliese».
«La visita, ha rappresentato un ulteriore passaggio di quell'attività istituzionale che la città di Trani attraverso le sue massime autorità, svolge aderendo a quella generale attenzione verso i paesi dell'Adriatico, che rappresenta una vera e propria politica estera della Regione Puglia.
L'attenzione ai paesi che si affacciano sull'Adriatico ed a quelle nuove realtà balcaniche emergenti a noi così vicine - ha dichiarato il sindaco - ci spinge a stimolare incontri, scambi, gemellaggi, protocolli d'intesa con coloro i quali ci guardano sempre più con maggiore interesse. Quest'anno ho compiuto viaggi di rappresentanza, poiché invitato, in Croazia, in Kosovo ed in Montenegro. L'ultimo, nella capitale Podgorica della giovane Repubblica, è stato effettuato in risposta ad una visita a Trani del sindaco Mugosa. Questi scambi, non sono soltanto uno scambio culturale ed un doveroso approccio tra realtà vicine e separate solo dal mare. Al contrario rappresentano, sempre di più, formule concrete ed organizzative tra sistemi socio-economici e territori, che il mare unisce.
Da queste attività, infatti emerge la concretezza del fatto che ciò che ci unisce è di gran lunga superiore, sia in termini qualitativi, in termini sociali, a ciò che ci separa. E di conseguenza emergono piccole ma significative azioni che potremmo definire microglobali, foriere comunque di attrattive prospettive in campo economico, commerciale e turistico. Prova ne sia che in questo mio viaggio in Montenegro, ho incontrato il presidente della Repubblica del Montenegro Vujanovic ed il primo ministro Dukanovic, realizzando protocolli ed accordi di collaborazione che aprono la via a quella più complessa politica di attenzione al mediterraneo tanto decantata dal presidente della Regione Puglia Vendola.
Sono sicuro che concretamente, questa microglobalizzazione che valorizza i territori per via della sua sostenibilità realistica e per il fatto che aderisce a quelle caratteristiche culturali che fanno di noi un popolo proiettato verso l'accoglienza e verso l'oriente, sarà sostenuta dalla nostra Regione e compresa nella sua concreta utilità. Intanto, il primo effetto concreto della visita, è rappresentato dalla possibile organizzazione di una stage in campo sanitario che le strutture sanitarie montenegrine vogliono effettuare a Trani, per scambiare esperienze e creare reparti sul modello della nostra sanità pubblica pugliese».