L'intervista ad Andrea Ferri che rompe gli indugi e si lancia nella sfida regionale
Fratelli d'Italia punta sul capogruppo in consiglio comunale per riportare la città al centro del dibattito in via Gentile. Un test cruciale per il centrodestra in vista delle elezioni amministrative del 2026
martedì 5 agosto 2025
18.57
INTERVISTA ESCLUSIVA: LE PRIME DICHIARAZIONI. Fratelli d'Italia punta sul capogruppo in consiglio comunale per riportare la città al centro del dibattito in via Gentile. Un test cruciale per il centrodestra in vista delle elezioni amministrative del 2026. A vent'anni dall'ultima volta, Trani potrebbe tornare ad avere un suo rappresentante nel Consiglio Regionale della Puglia in quota centrodestra. Con una mossa strategica, Fratelli d'Italia ha rotto gli indugi, annunciando la candidatura del capogruppo consiliare Andrea Ferri alle prossime elezioni regionali. Una decisione che, come emerso dal direttivo cittadino, è mossa dalla profonda convinzione di dover ridare alla città un ruolo di primo piano dopo un lungo periodo di assenza.
La disponibilità di Andrea Ferri è stata accolta con favore dall'onorevole Francesco Ventola, che ha visto nella sua figura un punto di riferimento per l'intera provincia. Classe 1977, forte di tre mandati elettivi e una lunga militanza, Ferri è descritto da Michele Scagliarini, coordinatore cittadino del partito, come "un uomo di partito, un amministratore serio e un tranese autentico". La sua candidatura, secondo Scagliarini, è un segnale di "unità ritrovata" e un banco di prova fondamentale per l'intera coalizione in vista delle elezioni comunali del 2026.
In un'intervista esclusiva, Andrea Ferri ha spiegato le motivazioni dietro la sua scelta: "Questa candidatura nasce dalla solita chiamata alle armi e di responsabilità che dal 2007 diamo in favore del nostro territorio." Ha ribadito l'importanza di rappresentare Trani, sottolineando che l'assenza di un consigliere di centrodestra dura da vent'anni. La sua discesa in campo è vista come un "test drive" per tutta la coalizione, il cui risultato sarà un indicatore cruciale per le future amministrative.
Ferri si è definito un inguaribile ottimista, pronto a mettere in campo "la stessa passione, lo stesso amore e lo stesso impegno" delle passate competizioni. "Non sono abituato a fare il riempilista," ha dichiarato con determinazione, "ma la faccia la metto io, anche se la struttura che si mette alla prova è molto più ampia." Il suo obiettivo è riportare la "buona politica al servizio dei cittadini" e riconquistare la volontà popolare per dare finalmente a Trani la voce che merita in Regione.
La candidatura di Andrea Ferri rappresenta, dunque, non solo una sfida personale ma un momento cruciale per il futuro politico di Trani e dell'intera provincia. Con il sostegno del suo partito e l'obiettivo dichiarato di riportare la città al centro del dibattito regionale, Ferri si lancia in una competizione che misurerà la forza e la coesione del centrodestra locale. Il giudizio finale, come sempre, spetterà ai cittadini, chiamati a decidere se è arrivato il momento di un cambiamento ai vertici della rappresentanza politica regionale.
La disponibilità di Andrea Ferri è stata accolta con favore dall'onorevole Francesco Ventola, che ha visto nella sua figura un punto di riferimento per l'intera provincia. Classe 1977, forte di tre mandati elettivi e una lunga militanza, Ferri è descritto da Michele Scagliarini, coordinatore cittadino del partito, come "un uomo di partito, un amministratore serio e un tranese autentico". La sua candidatura, secondo Scagliarini, è un segnale di "unità ritrovata" e un banco di prova fondamentale per l'intera coalizione in vista delle elezioni comunali del 2026.
In un'intervista esclusiva, Andrea Ferri ha spiegato le motivazioni dietro la sua scelta: "Questa candidatura nasce dalla solita chiamata alle armi e di responsabilità che dal 2007 diamo in favore del nostro territorio." Ha ribadito l'importanza di rappresentare Trani, sottolineando che l'assenza di un consigliere di centrodestra dura da vent'anni. La sua discesa in campo è vista come un "test drive" per tutta la coalizione, il cui risultato sarà un indicatore cruciale per le future amministrative.
Ferri si è definito un inguaribile ottimista, pronto a mettere in campo "la stessa passione, lo stesso amore e lo stesso impegno" delle passate competizioni. "Non sono abituato a fare il riempilista," ha dichiarato con determinazione, "ma la faccia la metto io, anche se la struttura che si mette alla prova è molto più ampia." Il suo obiettivo è riportare la "buona politica al servizio dei cittadini" e riconquistare la volontà popolare per dare finalmente a Trani la voce che merita in Regione.
La candidatura di Andrea Ferri rappresenta, dunque, non solo una sfida personale ma un momento cruciale per il futuro politico di Trani e dell'intera provincia. Con il sostegno del suo partito e l'obiettivo dichiarato di riportare la città al centro del dibattito regionale, Ferri si lancia in una competizione che misurerà la forza e la coesione del centrodestra locale. Il giudizio finale, come sempre, spetterà ai cittadini, chiamati a decidere se è arrivato il momento di un cambiamento ai vertici della rappresentanza politica regionale.