Annacondia, disposta una perizia medico-legale

Per verificare le condizioni di salute del boss super testimone. L'incarico è stato affidato al medico legale Alessandro Dell'Erba

venerdì 15 giugno 2012 10.05
Sarà una perizia medico-legale a stabilire se Salvatore Annacondia, l'ex boss del Nord Barese, potrà testimoniare o meno nel processo per l'omicidio di Giacomo Salerno e Francesco Sorte, uccisi proprio da Annacondia nel '91. Ma lui sarebbe stato un esecutore materiale, così come confessò ai magistrati una volta diventato collaboratore di giustizia a seguito dell'operazione Dolmen.

Dopo vent'anni Annacondia è stato chiamato a dire, già a fine gennaio scorso, quello che sapeva su Giovanni Sangilli, Vincenzo Liseno (considerati i mandanti dell'omicidio) e Natale Caterino (colui che avrebbe fornito informazioni utili ad Annacondia per poter compiere il duplice delitto), tutti e tre imputati davanti alla Corte d'Assise di Trani. Ma il super collaboratore di giustizia, arrivato in tribunale il 29 gennaio scorso super scortato e quasi irriconoscibile, lasciò tutti di stucco non testimoniando. Addusse motivazioni di salute dietro la sua impossibilità di confermare le dichiarazioni che portarono, nel 2008, all'arresto dei tre imputati, rinviati a giudizio nel maggio 2011 dal gup di Bari, Marco Guida.

I giudici della Corte d'Assise, perciò, hanno affidato al medico legale Alessandro Dell'Erba l'incarico di verificare, tramite documentazione medica o visite dirette, le effettive condizioni di salute di Annacondia. Il processo è stato, perciò, aggiornato al 17 settembre.