Appalto biogas, per Gagliardi c'è qualcosa che non va

Tre mesi dopo l’aggiudicazione della gara, richiesti gli atti all’Amiu. Riflettori accesi su alcuni incarichi di consulenza

venerdì 7 giugno 2013 0.10
Il consigliere comunale Giuseppe Gagliardi ha fatto pervenire una richiesta d'accesso agli atti relativi all'aggiudicazione della procedura aperta per la concessione dello sfruttamento energetico del biogas prodotto dalla discarica di Trani.

Come si ricorderà, a marzo di quest'anno , a seguito della rinnovazione parziale della procedura di valutazione tecnica delle offerte pervenute l'appalto fu aggiudicato alla società bolzanina Ladurner Spa, mentre seconda classificata risultò la società Asja Ambiente Italia Spa, con sede a Rivoli. Per arrivare a quella aggiudicazione ci è voluto del tempo, ben 4 anni.

L'Amiu aveva indetto a giugno del 2009 la gara per l'affidamento della progettazione esecutiva, costruzione e gestione (per un periodo di 15 anni) di un impianto di captazione e sfruttamento energetico del biogas prodotto dalla discarica. Il costo stimato per la costruzione dell'impianto era stato indicato in 3milioni e 200mila euro e l'investimento per il periodo di gestione in circa 5 milioni e 800 mila euro. Il bando prevedeva l'aggiudicazione secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Il 7 gennaio del 2010 la società Marcopolo Engineering di Cuneo, ottenne l'aggiudicazione definitiva, stoppata però da un ricorso presentato dalla Ladurner la quale contestò il fatto che due membri della commissione giudicatrice non avessero i requisiti di professionalità ed esperienza nello specifico settore. Il Consiglio di Stato dichiarò fondato il ricorso della società di Bolzano. Quell'aggiudicazione fu annullata, i componenti della commissione sostituiti e la procedura di gara riavviata. Al secondo tentativo la gara fu aggiudicata all'Asja ambiente Italia ma la Ladurner intraprese nuove azioni legali, stavolta al Tar, per contestare i punteggi assegnati dalla commissione in sede di aggiudicazione della gara. Il tribunale amministrativo riconobbe come fondate le censure della società, condannando l'Amiu ad un risarcimento di 15mila euro all'azienda di Bolzano. Il 16 marzo, al terzo tentativo, l'azienda tranese ha affidato l'appalto alla Ladurner.

Storia chiusa? Manco a parlarne se è vero che Gagliardi, non più tardi di 4 giorni fa, ha chiesto all'Amiu una relazione su tutta la vicenda, ivi compresa l'eventuale attestazione di incarichi di consulenza conferiti per la valutazione del caso, i presupposti che hanno indotto Amiu a ricorrere ai pareri e se vi sia un parere dell'avvocato che ha difeso l'Ente in tutti questi anni nei vari procedimenti giudiziari.