Gli Scout portano a Trani la Luce della Pace da Betlemme
La luce è arrivata alle 18:30 circa in stazione ed è stata consegnata alla Città
domenica 14 dicembre 2025
07.41
L'attesa per la Luce della Pace proveniente da Betlemme è finita alle 18:30 circa, quando l'Intercity diretto a Lecce si è fermato in stazione per permettere agli scout presenti sul treno di consegnare la luce che ha illuminato la lanterna agli scout che attendevano trepidanti al binario 2 della stazione. Vi è stata una folta partecipazione di gruppi di scout, tra cui quelli di Corato e di Trani, che hanno poi portato questo simbolo per i negozi delle vie centrali della città fino ad arrivare alla chiesa di San Francesco, dove la fiamma verrà custodita fino al 23 dicembre, giorno in cui vi sarà la deposizione del bambinello nel tradizionale presepe di piazza Libertà, per essere accolta nella capanna del presepe.
L'assessore Cecilia Di Lernia, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale, non ha nascosto la propria commozione di fronte al dono della Luce della Pace, ricordando il suo trascorso da scout e incoraggiando i ragazzi a perseverare "nel lasciare un segno, a rimanere delle sentinelle e a volare alto perché solo con segni così tangibili è possibile sognare in quella pace che ci spetta" – ha affermato l'assessore nel suo saluto ai gruppi di scout presenti in piazza XX Settembre.
Tutto il significato e il valore del simbolo della Luce della Pace lo si scorge nelle parole di Gabriele Papagni, capo scout di uno dei gruppi di Trani.
D: Siamo alla stazione di Trani e aspettiamo la Luce da Betlemme; qual è il significato che ha questo avvenimento per voi scout qui a Trani?
R: Sicuramente è un simbolo che rappresenta la pace ed è una tradizione che ormai l'AGESCI, associazione di cui facciamo parte, porta avanti da tantissimo tempo. In un momento di difficoltà come questo, portare questo simbolo nella città è per noi un messaggio forte di condivisione perché siamo qui con il Trani 2, Trani 1 e Corato. Non siamo presenti solo noi, è un simbolo che attraversa tutta l'Italia come simbolo di uguaglianza e condivisione.
D: La condivisione è un valore fondamentale per il Natale; quale messaggio volete lanciare ai cittadini che verranno ad accogliere la luce di Betlemme?
R: È sicuramente un messaggio di unità e di voglia di aiutare il prossimo, che è uno dei nostri pilastri fondanti in quanto associazione e – soprattutto – il non fermarsi e il non guardarsi indietro ma, invece, guardare sempre avanti.
D: Viviamo un periodo sicuramente difficile, abbiamo una guerra in corso proprio in Terra Santa; questo simbolo che arriva qui a Trani crea un ponte tra l'Italia e quella zona della terra che è così martoriata?
R: Sicuramente in quella zona del mondo, così come in tante altre zone della terra che non vanno dimenticate. Essere e portare avanti questo simbolo di pace è fondamentale; un simbolo che noi come associazione portiamo avanti perché è uno dei nostri elementi fondanti, ma che dovrebbe essere alla base della nostra società e del nostro vivere quotidiano.
Non poteva mancare il commento dell'assessore Cecilia Di Lernia, in rappresentanza della città di Trani, e a cui è stata donata la Luce della Pace da Betlemme.
D: Assessore, questa è una giornata particolarmente importante per lei anche per il suo trascorso di scout?
R: Assolutamente sì! È una giornata importante e indimenticabile; sono scout, per cui ricevere questo segno e simbolo di pace, la fiamma, è fondamentale. È importante per il messaggio sotteso che è quello di pace, ma soprattutto è importante ricordare questa staffetta: questa luce arriva da Betlemme e percorre tutte le Nazioni, tutte le città e tutti i paesi e quindi non può che essere considerata nell'accezione più simbolica, che è quella della pace. È una staffetta che ricorda quella fatta dalle aquile randagie, allorquando – durante la Seconda Guerra Mondiale – gli scout di 20 anni riuscirono senza armi a dare un contributo fattivo alla Resistenza, e quindi, in questo momento, gli scout sono dei mediatori di pace. È un messaggio simbolico e il fatto che abbiano deciso di donare questa fiamma alla città non può che renderci orgogliosi. È un messaggio importante e quindi ringraziamo il gruppo scout a nome del Sindaco e dell'Amministrazione tutta e, adesso, sta a noi tutti concretamente operare affinché la pace possa essere non soltanto un miraggio. Sembra che non sia cambiato nulla, invece ancora oggi questi valori devono essere ricordati: valori di fratellanza, condivisione, pace, che sono messaggi di Baden-Powell; lasciare una traccia; e oggi, gli scout, lo stanno facendo con la nostra città e per la nostra città.
D: Qual è il valore della presenza dell'Amministrazione oggi?
R: È un valore di condivisione, perché in realtà i ragazzi sono il seme per tutti quanti noi e quindi abbiamo voluto fortemente essere qui presenti, proprio perché hanno deciso non soltanto di donare la fiamma a tutti i cittadini ma in maniera simbolica hanno voluto donare la luce di Betlemme alla nostra città. Quindi è un momento che richiede il giusto valore, la giusta importanza. Siamo qui per ringraziarli, perché sono il nostro futuro sono veramente il seme che forse ci dà la speranza in un futuro migliore.
D: La fiamma si fermerà a Trani e ci accompagnerà fino al 23 dicembre?
R: Esattamente! La luce percorrerà le piazze più importanti e poi sarà custodita in San Francesco, sicuramente un luogo di pace. Poi, il 23 dicembre, allorquando il nostro Arcivescovo e il Sindaco deporranno il bambinello nella grotta del presepe allestito in piazza Libertà, gli scout deporranno a nome della città la fiamma ai piedi della grotta.
L'assessore Cecilia Di Lernia, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale, non ha nascosto la propria commozione di fronte al dono della Luce della Pace, ricordando il suo trascorso da scout e incoraggiando i ragazzi a perseverare "nel lasciare un segno, a rimanere delle sentinelle e a volare alto perché solo con segni così tangibili è possibile sognare in quella pace che ci spetta" – ha affermato l'assessore nel suo saluto ai gruppi di scout presenti in piazza XX Settembre.
Tutto il significato e il valore del simbolo della Luce della Pace lo si scorge nelle parole di Gabriele Papagni, capo scout di uno dei gruppi di Trani.
D: Siamo alla stazione di Trani e aspettiamo la Luce da Betlemme; qual è il significato che ha questo avvenimento per voi scout qui a Trani?
R: Sicuramente è un simbolo che rappresenta la pace ed è una tradizione che ormai l'AGESCI, associazione di cui facciamo parte, porta avanti da tantissimo tempo. In un momento di difficoltà come questo, portare questo simbolo nella città è per noi un messaggio forte di condivisione perché siamo qui con il Trani 2, Trani 1 e Corato. Non siamo presenti solo noi, è un simbolo che attraversa tutta l'Italia come simbolo di uguaglianza e condivisione.
D: La condivisione è un valore fondamentale per il Natale; quale messaggio volete lanciare ai cittadini che verranno ad accogliere la luce di Betlemme?
R: È sicuramente un messaggio di unità e di voglia di aiutare il prossimo, che è uno dei nostri pilastri fondanti in quanto associazione e – soprattutto – il non fermarsi e il non guardarsi indietro ma, invece, guardare sempre avanti.
D: Viviamo un periodo sicuramente difficile, abbiamo una guerra in corso proprio in Terra Santa; questo simbolo che arriva qui a Trani crea un ponte tra l'Italia e quella zona della terra che è così martoriata?
R: Sicuramente in quella zona del mondo, così come in tante altre zone della terra che non vanno dimenticate. Essere e portare avanti questo simbolo di pace è fondamentale; un simbolo che noi come associazione portiamo avanti perché è uno dei nostri elementi fondanti, ma che dovrebbe essere alla base della nostra società e del nostro vivere quotidiano.
Non poteva mancare il commento dell'assessore Cecilia Di Lernia, in rappresentanza della città di Trani, e a cui è stata donata la Luce della Pace da Betlemme.
D: Assessore, questa è una giornata particolarmente importante per lei anche per il suo trascorso di scout?
R: Assolutamente sì! È una giornata importante e indimenticabile; sono scout, per cui ricevere questo segno e simbolo di pace, la fiamma, è fondamentale. È importante per il messaggio sotteso che è quello di pace, ma soprattutto è importante ricordare questa staffetta: questa luce arriva da Betlemme e percorre tutte le Nazioni, tutte le città e tutti i paesi e quindi non può che essere considerata nell'accezione più simbolica, che è quella della pace. È una staffetta che ricorda quella fatta dalle aquile randagie, allorquando – durante la Seconda Guerra Mondiale – gli scout di 20 anni riuscirono senza armi a dare un contributo fattivo alla Resistenza, e quindi, in questo momento, gli scout sono dei mediatori di pace. È un messaggio simbolico e il fatto che abbiano deciso di donare questa fiamma alla città non può che renderci orgogliosi. È un messaggio importante e quindi ringraziamo il gruppo scout a nome del Sindaco e dell'Amministrazione tutta e, adesso, sta a noi tutti concretamente operare affinché la pace possa essere non soltanto un miraggio. Sembra che non sia cambiato nulla, invece ancora oggi questi valori devono essere ricordati: valori di fratellanza, condivisione, pace, che sono messaggi di Baden-Powell; lasciare una traccia; e oggi, gli scout, lo stanno facendo con la nostra città e per la nostra città.
D: Qual è il valore della presenza dell'Amministrazione oggi?
R: È un valore di condivisione, perché in realtà i ragazzi sono il seme per tutti quanti noi e quindi abbiamo voluto fortemente essere qui presenti, proprio perché hanno deciso non soltanto di donare la fiamma a tutti i cittadini ma in maniera simbolica hanno voluto donare la luce di Betlemme alla nostra città. Quindi è un momento che richiede il giusto valore, la giusta importanza. Siamo qui per ringraziarli, perché sono il nostro futuro sono veramente il seme che forse ci dà la speranza in un futuro migliore.
D: La fiamma si fermerà a Trani e ci accompagnerà fino al 23 dicembre?
R: Esattamente! La luce percorrerà le piazze più importanti e poi sarà custodita in San Francesco, sicuramente un luogo di pace. Poi, il 23 dicembre, allorquando il nostro Arcivescovo e il Sindaco deporranno il bambinello nella grotta del presepe allestito in piazza Libertà, gli scout deporranno a nome della città la fiamma ai piedi della grotta.