Aumenta la tensione a Palazzo di città, mantenere la calma

Si eviti d'inasprire gli animi, con polemiche e risentimento diffuso

sabato 25 aprile 2020 6.34
A cura di Giovanni Ronco
Lo scrivemmo gia' un paio di settimane fa: la tensione a Palazzo di citta' stava aumentando: i bonus in ritardo, i bonus gia' consegnati, l'impazienza ed il senso di frustrazione che aumentano, discorsi a voce alta, troppo alta.

Invitammo a mantenere la calma anche perche' chi gia' e' in difficolta', non si ritrovasse in situazioni ancor piu' disagevoli, magari anche con una denuncia sul groppone. E' arrivato poi il momento, l'altro ieri, di un episodio spiacevole a danno del presidente del consiglio comunale Fabrizio Ferrante, che ha denunciato pubblicamente un'aggressione verbale da parte di un cittadino.

L'intervento di personale e vigilanza ha fatto in modo che la situazione non degenerasse, ma l'episodio fa riflettere. Sia in base a quanto gia' vi dicemmo, per cui avvertimmo in un precedente articolo che la tensione a Palazzo era in ascesa, sia in chiave futura: se un episodio del genere dovesse ripetersi in un momento in cui non ci sia nessuno pronto a sedare gli animi ( e spesso, specie di pomeriggio c'e' poca affluenza e certi corridoi sono deserti), potrebbe capitare qualcosa di peggio. Crediamo che in questo difficile momento sia fondamentale non esasperare i toni.

Specie sui social si eviti d'inasprire gli animi, con polemiche e risentimento diffuso, specie da parte dei rappresentati istituzionali: ci si limiti a fare proposte senza il carico da 90 delle battute astiose; e da parte di chi risponde non si ridicolizzino queste ultime, ma ci si limiti a spiegare le proprie ragioni.

Un conto sono i toni accesi gestiti nella polemica politica, un conto e', se ne tenga conto ora piu' che mai, la percezione di tali polemiche ed il loro riflesso su persone gia' disperate.

Stavolta e' capitato a Ferrante, il prossimo potrebbe essere chiunque. La rabbia non guarda in faccia a nessuno.