Banche dati per gli immigrati impegnati in agricoltura

Il progetto è stato presentato dal Ministero delle politiche agricole

giovedì 25 novembre 2010
Realizzare un sistema di banche dati su scala subregionale e subprovinciale nel quale confluiranno informazioni sulle attività degli immigrati impiegati in agricoltura. E' questo l'obiettivo del progetto denominato "L'impiego degli immigrati in agricoltura nelle regioni italiane dell'obiettivo convergenza", approvato nell'ambito del programma operativo nazionale "Sicurezza per lo sviluppo - Obiettivo Convergenza 2007-2013".

Il progetto, finanziato con un importo pari a quasi 2 milioni di euro, è stato presentato dal Ministero delle politiche agricole e sarà realizzato dall'Istituto nazionale di economia agraria (Inea), Ente pubblico di ricerca sottoposto alla vigilanza dello stesso Ministero. Le regioni interessate sono Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Nelle banche dati confluiranno elementi informativi su numero complessivo dei lavoratori immigrati impiegati nel settore agricolo, livello di istruzione, provenienze territoriali e motivazioni all'ingresso. Verranno monitorati, inoltre, i rapporti di lavoro con le imprese agricole (forme contrattuali, orari di lavoro, retribuzioni), i servizi di accoglienza e le politiche pubbliche attuate in materia dagli Enti locali.

Nel 2009 il numero totale di stranieri impiegati nelle quattro regioni è stato di 52.469 unità (di cui 16.540 regolari) così distribuiti: 44% in Puglia, 22% in Campania, 19% in Calabria e 15% in Sicilia. Le banche dati realizzate con i fondi del Pon sicurezza avranno come destinatari i principali soggetti istituzionali e anche locali a vario titolo impegnati e attivi sul fenomeno degli immigrati impiegati in agricoltura. Per maggiori informazioni http://www.sicurezzasud.it/.