Bilancio Amet 2011: sotto di 500mila euro

Nicola Cuccovillo, dell'Italia dei Valori: «Altro forte passivo». L'attacco è nei confronti dell'amministratore delegato e presidente, Ninni De Toma

lunedì 2 luglio 2012 10.57
E' stato approvato il bilancio 2011 dell'Amet con una perdita di circa 500mila euro. Secondo Nicola Cuccovillo il passivo sarebbe ancora più consistente «se non fosse per un tarocco d'autore – spiega - visto che tra i ricavi sarebbero state inserite delle poste straordinarie senza le quali il danno sarebbe di circa 1.000.000 di euro».

«A parere nostro – prosegue l'esponente dell'Italia dei Valori - non si può parlare di competenza presidenziale quando si porta un'azienda in perdita con questi importi e per più anni consecutivi. Un qualunque cittadino al posto del sindaco a vedere un bilancio simile avrebbe mandato un bel biglietto di saluti agli amministratori con allegato un licenziamento grande quanto il buco in bilancio. Invece, il sindaco ringrazia e tace su chi è riuscito a portare quasi al fallimento uno dei nostri gioielli di famiglia».

Cuccovillo attacca l'amministratore delegato e presidente, Ninni De Toma: «Ci ha regalato un ulteriore danno alle casse cittadine decidendo di non distribuire più gli utili relativi agli anni passati (quando lui non era amministratore logicamente) per oltre 2,5 milioni di euro. Alla faccia della correttezza e della collaborazione. De Toma è anche riuscito in un'altra magia, quella di raddoppiarsi i compensi e premio produzione. Infatti, mentre il governo regolamenta e riduce i compensi dei Consigli di amministrazione delle società pubbliche, lui viene nominato dal Consiglio di amministrazione di Amet come amministratore unico (con relativo compenso e premio produzione) di Amet Energia srl. Ma alla fine chi paga?».