Bottaro: "Premiamo Rino Negrogno, un pilastro della sanità locale"

Una cerimonia densa di emozione e riconoscenza

mercoledì 7 settembre 2022 10.54
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"Sono molto felice di ricevere questo premio, soprattutto in un momento storico in cui la sanità finisce nelle cronache per eventi negativi. Sono felice di poter dimostrare che invece esiste una eccellente sanità anche fuori dagli orari di lavoro e che possiamo raccontare storie a lieto fine": sono le prime parole di un emozionatissimo Rino Negrogno dopo aver ricevuto da parte della Amministrazione Comunale, dalle mani del sindaco Amedeo Bottaro, un premio per l'azione di salvataggio compiuta durante le sue vacanze estive.

"Salvare una vita è una degli eventi più straordinari che possano capitare a un uomo - ha aggiunto sul suo profilo Facebook - Cosa si prova nel salvare una vita? Vi rispondo con le stesse parole che più volte ho ripetuto a Roberto, il signore che ho salvato, giacché continua a ringraziarmi e a chiedermi come possa sdebitarsi: gli ho detto non deve sdebitarsi poiché, per come sono andate le cose, sono più felice io di lui."

Certe professioni non hanno orari, turni, conoscono solo il senso della missione e della responsabilità che portano con sé.

E Rino Negrogno, infermiere del 118 che riporta le sue esperienze con la scrittura e le condivide non solo sui social ma soprattutto su pubblicazioni dense di storie di vita e di sofferenza, di salvataggi e di sconfitte, ha dimostrato il valore proprio di chi svolge queste mansioni.

L'essersi lanciato a soccorrere un turista con una manovra di disostruzione mentre era in vacanza ha mosso l'amministrazione comunale a conferirgli un riconoscimento per questo atto di prontezza e di competenza professionale.

Negrogno a questo proposito ha più volte in passato sottolineato la necessità di effettuare corsi di primo soccorso che comprendano anche la capacità di operare le manovre di disostruzione -la celeberrima manovra di Heimlich che ha praticato e che salvato la vita al turista dal soffocamento - e che dovrebbero essere un obbligo, cosa che non richiede una competenza professionale ma semplicemente una preparazione possibile a tutti.

Saper salvare la vita in alcune situazioni di emergenza significa essere portatori di un superpotere, e notizie come queste non dovrebbero essere l'espressione di una straordinarietà di azione ma la normalità. Troppi bambini muoiono ancora nelle scuole soffocati da un boccone, troppi ancora nelle famiglie, morti evitabili sapendo semplicemente come si effettua questa manovra.