Candidiamoci tutti alla Regione per un futuro radioso

Presto a Trani nuovi squilli di tromba con altri candidati

venerdì 14 agosto 2020 13.38
A cura di Giovanni Ronco
Essere eletti alla Regione è un vero toccasana. Non si hanno le pressioni di un sindaco, non si vivono le ristrettezze e le piccole meschinità del consigliere comunale, se quest'ultimo cede alle debolezze della vita, si guadagna bene per sé e per i propri collaboratori.

Ogni tanto si può fare qualche proclama, senza che le masse possano controllare più di tanto ( chi se lo va a leggere il bollettino regionale), si possono meglio curare le pubbliche relazioni, in uno spettro di contatti più ampio, se non si riesce nei propri obiettivi si può sempre incolpare la burocrazia, la poca collaborazione del partito, della coalizione, del destino cinico e baro.

Una fonte di Palazzo mi svela che specie qui a Trani, nei prossimi giorni, ci saranno altri squilli di tromba con altri candidati indovinate dove? Elementare Franchino, alla Regione. Watson era poco tranese. La frenesia da candidatura alla Regione sta prendendo un po' tutti, forse fintamente ignari che per l'elezione ci vuole una bella barchetta di voti, che con la dispersione che si profila, resta utopia tutta da tranesi sognanti e staccati dalla cruda realtà.

A questo punto fa specie il ritiro di Ferrante. Unico in controtendenza, ne spiegò i motivi, mentre i buttadentro della politica fanno incetta di tranesi sognanti, lui ha preso la via dell'exit Regione. Per il resto non vorrei che già come successo per le Comunali, succeda pure per le Regionali, con un "tutti dentro" da ridere. O la candidatura senza speranze di elezione serve poi al singolo per sperare di entrare comunque nelle grazie dei viceré di turno che da una trentina d' anni girano e voltano Trani a proprio piacimento, senza che un sindaco sofferente, un consigliere regionale gaudente, uno straccio di tranese, bravo solo a fare il leone da tastiera, difenda Trani.