Caos all'uscita di scuola: anche a Trani la "Sindrome dell’Occhio Vigile"

Un'ironica riflessione sugli automobilisti poco attenti ai cartelli e alle regole

lunedì 14 ottobre 2013 10.04
La scarsa presenza vigili urbani in occasione dell'ingresso e dell'uscita degli studenti dalle scuole è un problema sentito da numerosi genitori. Gli automobilisti di Trani, però, sembrano mettercela tutta nell'attuare una serie di comportamenti scorretti in prossimità delle aree interdette al traffico: ignorano i cartelli stradali, parcheggiano nei tratti a divieto di fermata o, peggio ancora, utilizzano la pista ciclabile come corsia di sorpasso, come documentato ieri in TraniViva iReport. Con lo scopo di stimolare una riflessione, il lettore Luigi La Forgia ha inviato una nota ironica che pubblichiamo integralmente:

Una recente ricerca ad opera di un giovane ricercatore, il Prof. Orbo de Oculis, ha permesso di scoprire l'esistenza di una strana e bizzarra patologia oculare di cui soffrono gli automobilisti tranesi. I ricercatori l'hanno denominata SOV, "Sindrome dell'Occhio Vigile". Secondo la ricerca, ancora in corso di approfondimenti, il fenomeno si manifesta in prossimità delle scuole ed in coincidenza con l'orario di uscita dei ragazzi. La malattia colpisce indistintamente uomini e donne, giovani e anziani.

Il fenomeno si può sintetizzare – ci dice il Prof. de Oculis – osservando che davanti alle scuole, all'ora di uscita dei ragazzi, in assenza di Vigili Urbani o altre forze dell'ordine, gli automobilisti perdono la capacità di lettura dei segnali stradali. Non è ben chiaro – prosegue il ricercatore – se perdono la capacità visiva o la capacità di comprensione del testo o di interpretazione della segnaletica. Infatti la patologia si palesa con la violazione dei divieti di transito posti in prossimità delle scuole e gli automobilisti si prodigano in virtuosi slalom fra ragazzi e genitori. Stranamente pare che sia sufficiente la presenza di un vigile urbano ad immunizzare gli automobilisti. La presenza di una divisa, infatti, è sufficiente per ridare la vista a questi sfortunati concittadini che disciplinatamente parcheggiano altrove o si "accatastano" al di là delle transenne.

Secondo un altro ricercatore, l'illustre ricercatore di origine sovietica Prof. Dimitri Tececolocchi, non si tratta di perdita o riduzione della vista ma semplicemente di riduzione della capacità di comprensione dei segnali stradali. Basta infatti osservare, dice il ricercatore moscovita, che gli automobilisti mantengono la capacità di attuare pericolose gimcane fra i ragazzi e genitori. Per noi è solo questione di educazione.