Carcere di Trani, detenuti in sciopero della fame
Per sovraffollamento e problemi igienici e sanitari nelle due strutture. Da lunedì 1 agosto e per tre giorni
domenica 31 luglio 2011
Da lunedì 1 agosto e per tre giorni i 360 detenuti del carcere maschile di Trani attueranno lo sciopero della fame per denunciare, ancora una volta, il sovraffollamento e le carenti condizioni igienico-sanitarie delle strutture penitenziarie e la mancanza di un presidio medico fisso nel carcere tranese dopo le ore 22. Ne da notizia in una nota il sindacato Osapp della polizia penitenziaria.
«Come organizzazione sindacale – spiega Mastrulli - siamo preoccupati per la risaputa mancanza di personale di polizia penitenziaria che i due Istituti di pena della città, da tempo, soffrono. Per questo chiediamo alle istituzioni regionali e centrali di predisporre un piano preventivo per far fronte ad un eventuale situazione emergenziale anche se, da quanto sappiamo, il dissenso dei detenuti sarà pacifico e democratico oltre che civile».
Sulla sicurezza delle carceri tranesi è stato inoltrata nei giorni scorsi una precisa nota al ministro dell'Interno (Roberto Maroni), al capo del dipartimento (Franco Ionta), al prefetto della Bat (Carlo Sessa), al presidente della provincia (Francesco Ventola) ed al sindaco di Trani (Giuseppe Tarantini) «senza ottenere – scrive Mastrulli - la sensibilità richiesta dal nostro sindacato».
«Come organizzazione sindacale – spiega Mastrulli - siamo preoccupati per la risaputa mancanza di personale di polizia penitenziaria che i due Istituti di pena della città, da tempo, soffrono. Per questo chiediamo alle istituzioni regionali e centrali di predisporre un piano preventivo per far fronte ad un eventuale situazione emergenziale anche se, da quanto sappiamo, il dissenso dei detenuti sarà pacifico e democratico oltre che civile».
Sulla sicurezza delle carceri tranesi è stato inoltrata nei giorni scorsi una precisa nota al ministro dell'Interno (Roberto Maroni), al capo del dipartimento (Franco Ionta), al prefetto della Bat (Carlo Sessa), al presidente della provincia (Francesco Ventola) ed al sindaco di Trani (Giuseppe Tarantini) «senza ottenere – scrive Mastrulli - la sensibilità richiesta dal nostro sindacato».