Anche Carlo Laurora dice la sua sulla questione del mercato settimanale

Il consigliere provinciale: «La soluzione si chiama Piano dei servizi»

sabato 17 maggio 2014 8.31
Sono più di due settimane che si parla del mercato settimanale e si discute sulla probabile decisione di voler spostare il mercato in Via Falcone e Borsellino, cosa che ha suscitato non poche polemiche. Anche il consigliere provinciale del Nuovo Centrodestra, Carla Laurora, ha voluto esprimere la sua opinione sull'argomento.

Laurora commenta così la scelta della nuova ubicazione del mercato: «Dopo aver denunciato per più di un anno la perdurante situazione di illegalità in cui versa ancor oggi una porzione del mercato settimanale mi sarei aspettato qualche azione risolutiva da parte dell'amministrazione comunale. Invece apprendo con sgomento dell'idea del Sindaco di voler trasferire il mercato settimanale in via Falcone e via Borsellino. Insomma, è tanto evidente l'incongruenza di tale ipotesi che non mi dilungo oltre nel commentarla. Piuttosto vorrei porre l'attenzione ancora una volta sulla totale mancanza di visione strategica dello sviluppo della Città. L'involuzione amministrativa conduce sempre più ad affrontare le dinamiche cittadine secondo interventi, o, come in questo caso,a mere enunciazioni di volontà, di natura episodica e legati all'emergenza. Non intravedo alcuna capacità di guardare ad un futuro sviluppo urbanistico complessivo, forse conseguente ad una assenza di idea di città».

Prosegue: «Qual è la ottimale ubicazione per l'area mercatale? Tenuto conto che gli operatori sono diverse centinaia, occorrerebbe un'area di vaste proporzioni, ben oltre le possibilità e potenzialità delle aree pubbliche attualmente in possesso del Comune di Trani. Si tratta di un problema non semplice, la cui risoluzione, tuttavia, deve obbligatoriamente inquadrarsi in un esame complessivo del fabbisogno delle aree per servizi pubblici su tutto il territorio comunale, sia esso già edificato sia esso di espansione. Il momento della programmazione strategica e delle scelte si chiama Piano dei Servizi. Secondo il vigente PUG, il Piano dei Servizi è il piano attuativo che dovrebbe definire in ogni comparto,e quindi in ogni zona della città, quali strutture pubbliche realizzare a servizio dei quartieri. In altri termini, decidere dove saranno realizzate nei prossimi anni scuole, piazze, parcheggi, impianti sportivi e verde pubblico, mercati di quartiere, è materia del Piano dei Servizi. La localizzazione del mercato settimanale su unica area ovvero la suddivisione del mercato settimanale su più quartieri (che non appare ipotesi da trascurare a priori) avviene in occasione della approvazione del Piano dei Servizi. Purtroppo, e lo dico sia in veste di appassionato della politica e sia da semplice cittadino, non sentiamo parlare di visioni d'insieme, così come non si parla più di urbanistica. L'attività edilizia è limitata alle realizzazioni conseguenti ai PUE varati dalla precedente amministrazione, e senza sviluppo edilizio non verranno cedute aree gratuitamente per realizzare i servizi. Non si conosce nulla sul Piano delle Coste, sui progetti delle opere previste nel Piano di Rigenerazione e Urbana predisposto dalla precedente amministrazione, sulle aree sottoposte a vincolo idrogeologico non è stata coinvolta la cittadinanza, nulla si conosce su come si intenda affrontare il tema della VAS per gli strumenti urbanistici».

Conclude: «Il silenzio è figlio di mancanza di idee. Il dramma che mi pare di cogliere è la sfiducia che pervade gli operatori di tutti i settori che nè sono stimolati da nuove e qualificanti iniziative ed attività amministrative, nè a loro volta sono in grado di stimolare l'amministrazione a causa della mancanza di interlocutori. Questo binomio sfiducia/assenza di interlocutori è devastante per l'economia cittadina. Forse è tempo che le persone di buona volontà e capaci di programmare uno sviluppo reale cerchino un altro modo per unirsi per salvare la nostra Città».