Casa di Bovio, Obiettivo Trani spinge: «Sia museo civico»

L'associazione rispolvera un vecchio cavallo di battaglia. «Un pezzo della nostra storia rischia di essere dimenticato»

lunedì 24 settembre 2012 15.56
Istituire nella casa natale di Giovanni Bovio un civico museo a lui dedicato. L'associazione Obiettivo Trani torna alla carica per spingere su una proposta già formulata in passato ed a più riprese. Attraverso una nota, il presidente, Gabriele Pace, ed il responsabile del gruppo territoriale, Nicola Fornelli, fanno appello alla sensbilità del sindaco garantendo ampio sostegno e totale disponibilità a collaborare con l'amministrazione qualora fosse ripresa in esame la proposta del museo dedicato alla figura e all'opera del nostro illustre concittadino.

«Un pezzo della nostra storia – scrivono i rappresentanti di Obiettivo Trani - rischia nuovamente di essere dimenticato. Provvisoriamente è stato blindato con un muro ma siamo certi che questa non è l'idea del sindaco. L'ultimo episodio offre al primo cittadino la possibilità di far conoscere in termini chiari e perentori qual è la progettualità che la sua amministrazione intende perseguire per il futuro dell'immobile storico».

La casa natale di Giovanni Bovio è stata, negli anni, oggetto d'interesse da parte di diverse amministrazioni, di volenterosi consiglieri comunali e soprattutto, di associazioni culturali – tra cui Obiettivo Trani – che si sono spese non solo affinché il restauro di quella palazzina fosse definitivamente portato a termine, ma soprattutto perchè quelle sale fossero adibite alla creazione di una istituzione culturale. Obiettivo Trani, sin dal 1997, ed ancora nel 1998, sollecitò l'allora sindaco Giancarlo Tamborrino affinché si adoperasse in tal senso. Ed ancora nel 1999, con una missiva all'assessore ai lavori pubblici (Franco Sotero) si fece sentire perché i lavori di ristrutturazione dell'immobile fossero portati a compimento. Già a quegli anni (come ancora nel 2001, di concerto con l'assessore Franco Caffarella) risale la proposta del sodalizio di far di quegli ambienti un civico museo dedicato alla figura dell'insigne filosofo tranese. Secondo quel progetto, l'Istituzione doveva raccogliere un eventuale Fondo Bovio della biblioteca comunale, tesi e scritti, pannelli esplicativi e multimediali che illustrassero la sua poliedrica figura (filosofo, politico, docente, parlamentare, giurista).

Nel 2001, l'associazione ebbe la piena disponibilità dei docenti Gianfranco Liberati e Mario Spagnoletti (da sempre vicini a Obiettivo Trani e soci onorari) a collaborare alla realizzazione del museo: ma anche in quell'occasione il tutto fu vanificato a causa di una non ben delineata idea da perseguire da parte delle Istituzioni. Conclusi i lavori di restauro nel 2002, dopo una fugace apertura nel 2003 (in occasione del centenario della morte di Bovio) nel 2006 l'amministrazione comunale deliberò di assegnare parte dell'immobile in comodato d'uso al nuovo Ordine degli Ingegneri della sesta Provincia scatenando il malcontento di una parte del mondo politico tranese e di molte associazioni culturali che nuovamente riproposero il tema dell'istituzione del museo civico Bovio. Ad oggi, nulla è stato fatto. Evidentemente Giovanni Bovio è ancora destinato a non essere profeta nella sua patria.