Casa Divina Provvidenza: scongiurato il fallimento

Ritenute “improcedibili” le istanze avanzate nel 2012 dalla Procura della Repubblica di Trani

mercoledì 19 ottobre 2016
Il fallimento della Casa Divina Provvidenza è scongiurato. Almeno per ora. Com'era prevedibile, il Tribunale di Trani ha, infatti, ritenuto "improcedibili" le istanze di fallimento avanzate nel 2012 dalla Procura della Repubblica di Trani (d'ufficio a seguito del dissesto economico emerso nell'ambito di un'inchiesta sulle rette ospedaliere) e dalla Cofely Italia Spa, una delle tante creditrici della Congregazione.

Alla base della decisione del Tribunale, l'ammissione dell'Ente alla procedura di amministrazione straordinaria, ritenuta preclusiva per la pronuncia sulle istanze di fallimento. Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha prorogato la procedura di amministrazione straordinaria sino al prossimo febbraio ma per evitare un nuovo rischio di fallimento occorrerà vedere se giungeranno valide offerte per l'acquisizione della struttura, o almeno di una sua parte.

«Il fallimento è stato scongiurato solo grazie all'ammissione dell'Ente alla procedura di amministrazione straordinaria – sostiene l'avvocato Bartolomeo Cozzoli, Commissario Straordinario di Casa Divina Provvidenza - ma restano ancora tante difficoltà. Dall'esito della procedura di cessione dipenderanno le sorti finali dell'Opera voluta da Don Pasquale Uva».