Case Iacp in via Superga, poca acqua e tanto freddo
D'Amore chiede al sindaco di usare il pugno di ferro. «Il Comune di Trani dovrebbe agire in danno all'istituto»
mercoledì 8 febbraio 2012
12.14
In questi giorni, oltre alle difficoltà derivanti dalle condizioni metereologiche, molti tranesi sono costretti a patire il freddo inclemente ed aggressivo ed a non poter regolarmente utilizzare l'acqua corrente nella propria abitazione. Questa situazione si sta verificando in quelle zone dove l'Acquedotto pugliese ha limitato la pressione dell'acqua, costringendo moltissimi cittadini a dotarsi di cisterne e pompe nuove nei propri palazzi. Purtroppo non tutti si sono potuti adeguare, e non solo a causa di proprie scelte, come nel caso delle palazzine di proprietà dello Iacp, dove nessun intervento è stato fatto per garantire l'acqua agli inquilini.
La denuncia è del consigliere comunale Michele D'Amore (Puglia delle Libertà): «Mi risulta – scrive il consigliere - che nelle case dello Iacp di via Superga l'acqua non arrivi regolarmente oltre il primo piano, pertanto, gli inquilini dei piani più alti sprovvisti di pompe e cisterne, vedono solo qualche goccia di acqua al giorno. Non ritengo possibile lasciare qualcuno senza un bene essenziale come l'acqua, sia per ragioni di igiene che di salute pubblica, con l'aggravante che senza acqua non è possibile neanche utilizzare gli impianti di riscaldamento che, come tutti sappiamo, funzionano solo se negli impianti sono presenti pressioni di almeno 1 bar. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile sopratutto in questi giorni di freddo particolarmente rigido. Non si può lasciare nessuno senza riscaldamento».
Per questo, D'Amore ha formalmente chiesto al sindaco di emettere in maniera urgentissima una ordinanza che costringa lo Iacp ad adeguare gli impianti idrici di tutti le palazzine di sua proprietà insistenti nel territorio tranese, entro un termine massimo di tre giorni «altrimenti – conclude il consigliere di maggioranza - il Comune di Trani dovrebbe sostituirsi per agire in danno allo stesso istituto».
La denuncia è del consigliere comunale Michele D'Amore (Puglia delle Libertà): «Mi risulta – scrive il consigliere - che nelle case dello Iacp di via Superga l'acqua non arrivi regolarmente oltre il primo piano, pertanto, gli inquilini dei piani più alti sprovvisti di pompe e cisterne, vedono solo qualche goccia di acqua al giorno. Non ritengo possibile lasciare qualcuno senza un bene essenziale come l'acqua, sia per ragioni di igiene che di salute pubblica, con l'aggravante che senza acqua non è possibile neanche utilizzare gli impianti di riscaldamento che, come tutti sappiamo, funzionano solo se negli impianti sono presenti pressioni di almeno 1 bar. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile sopratutto in questi giorni di freddo particolarmente rigido. Non si può lasciare nessuno senza riscaldamento».
Per questo, D'Amore ha formalmente chiesto al sindaco di emettere in maniera urgentissima una ordinanza che costringa lo Iacp ad adeguare gli impianti idrici di tutti le palazzine di sua proprietà insistenti nel territorio tranese, entro un termine massimo di tre giorni «altrimenti – conclude il consigliere di maggioranza - il Comune di Trani dovrebbe sostituirsi per agire in danno allo stesso istituto».