Caso condotta sottomarina del depuratore, a marzo le sorti dei 4 imputati

Per l'accusa i lavori non sarebbero stati eseguiti secondo il progetto

giovedì 1 febbraio 2018
Si decideranno il 14 marzo le sorti dei 4 imputati ritenuti responsabili a vario titolo per la mancata realizzazione della condotta sottomarina del depuratore di Trani: Daniella Piola, Graziano Falappa, Roberto Sacramati, rispettivamente socia, direttore dei lavori-contabilizzatore ed amministratore dell'impresa esecutrice dei lavori all'impianto di depurazione Sacramati Costruzioni, ed Alessandro Guadagnolo amministratore unico dell'Amiu.

Nell'udienza di ieri nessuno di loro ha chiesto di esser giudicato col rito abbreviato. Il gup del Tribunale di Trani il 14 marzo deciderà se rinviarli o meno a giudizio. Sulla vicenda c'è anche la possibile ipotesi dell'intervenuta prescrizione. Per l'accusa, la condotta a servizio del depuratore non sarebbe stata eseguita secondo il progetto, anzi i lavori sarebbero stati addirittura interrotti, senza che nessuno lo contestasse e lo sanzionasse.

I legali degli imputati mirano alla sentenza di non luogo a procedere, in subordine ad un incidente probatorio per lo svolgimento di una perizia che contrasti le conclusioni del consulente della Procura, e in via ancor più gradata alla prescrizione. Nel procedimento il Comune è costituito parte civile.