Centro storico di Trani, serve un progetto organico

«Il deficit degli standard e le conflittualità sociali restano un limite». Convegno a San Luigi organizzato da Liberamente democratici

sabato 26 marzo 2011 11.59
A cura di Biagio Fanelli
L'associazione Liberamente democratici ha organizzato una pubblica iniziativa incentrata sul centro storico di Trani tra presente e futuro. Da San Luigi, l'associazione ha invitato le forze politiche, le associazioni di categoria e tutti i cittadini a tornare a discutere di idee e progetti per il futuro del borgo antico, strategico per l'intero territorio.

L'incontro, moderato dal giornalista Francesco Rossi, ha registrato gli interventi di Sergio D'Addato (architetto e già assessore ai tempi dell'amministrazione Avantario), di Giandomenico Amendola (professore ordinario di Sociologia urbana presso la facoltà di architettura dell'Università di Firenze) di Dino Borri (professore ordinario di Ingegneria del territorio presso il Politecnico di Bari) e del consigliere regionale Ruggiero Mennea.

Sergio D'Addato ha spiegato il senso di questa iniziativa. «Il quadro che oggi abbiamo è quello di un centro storico in gran parte recuperato che si confronta però con una serie di problematiche e disagi dovuti alla mancanza di un'idea organica. Rispetto a trent'anni fa sono rimasti sul tappeto alcuni problemi essenziali, fra cui quello del deficit di standard e delle conflittualità tra le diverse categorie sociali. E' il caso di ricordare che, dopo parecchi anni, non si è ancora riusciti a dare risposte concrete per il problema della vendita dei prodotti ittici e sulla incresciosa vicenda dell'occupazione degli spazi pubblici da parte delle attività di ristorazione».

D'Addato ha evidenziato la necessità di dare priorità ad una partecipazione democratica nelle scelte e nei progetti: «Sarebbe giusto coinvolgere di più le associazioni e gli Ordini di categoria. L'istituto del concorso di idee permetterebbe di affrontare al meglio temi così delicati soddisfando l'instancabile voglia di partecipare di molti addetti ai lavori».

Sul tavolo l'amministrazione comunale ha tre progetti di rigenerazione urbana su tre ambiti distinti: per l'area tra il Castello Svevo e la Cattedrale, per l'area portuale (nell'ottica dell'aumento dell'attività diportistica) e per l'area di piazza Plebiscito (con il progetto della cittadella della cultura). Inoltre, è all'attenzione dell'amministrazione una proposta di privati sulla trasformazione urbanistica dell'area dell'ex distilleria Angelini. D'Addato avverte: «E' necessario comprendere la compatibilità degli interventi che si vogliono portare avanti, quali siano gli obiettivi e gli impatti urbanistici, ambientali e sociali che ne deriverebbero. Occorre inoltre avere uno sguardo rivolto ad una scala più ampia ed intercomunale. Dobbiamo mettere su una strategia capace di confrontarsi con le mosse di altri Comuni come Barletta e Bisceglie che hanno già puntato da tempo sull'ampliamento dell'attività diportistica».
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli
Convegno PD sul futuro del centro storico © Sergio Tatulli