"Chiavi della città", Amato chiamato a rispondere sulla valenza dei documenti sequestrati

Gli interrogatori di garanzia durati 10 ore. Formulata la richiesta di revoca della misura cautelare dei domiciliari

venerdì 24 maggio 2019 9.19
Si sono protratti per 10 ore gli interrogatori di garanzia dell'ex presidente della Vigor Trani Michele Amato e dell'ex tesoriere Michele Bonomo, entrambi agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta "Chiavi della città". Il primo, pur negando una sua passione per il calcio, ha illustrato quello che era il suo ruolo ed è stato anche chiamato a rispondere sulla valenza di alcuni documenti sequestrati dalla Guardia di Finanza durante le indagini. Una parte dell'interrogatorio ha riguardato anche il tenore delle conversazioni telefoniche intercettate dagli inquirenti.

Amato ha anche risposto alle domande relative ai rapporti con gli altri indagati. Tema, quest'ultimo, su cui ha parlato anche Bellomo, assistito dagli avvocati Tommaso Barile e Michele Laforgia. Dal suo canto, l'avvocato Maurizio Masellis, legale di Amato, all'esito dell'interrogatorio di garanzia, ha formulato richiesta di revoca della misura cautelare dei domiciliari: la decisione del gip, Lucia Anna Altamura, è attesa nei prossimi giorni, al pari di quella sull'eventuale revoca della custodia cautelare in carcere presentata dalla difesa di Cosmo Giancaspro, l'ex presidente del Bari calcio che avrebbe finanziato occultamente la Vigor Trani in cambio di appalti pubblici cittadini su misura.

Oggi saranno invece interrogati altri due indagati ai domiciliari: l'ex vicepresidente della Vigor Alberto Altieri e l'imprenditore Maurizio Mosconi. Come si ricorderà, l'indagine conta altri 5 indagati in stato di libertà tra dipendenti, dirigenti ed amministratori comunali di Trani. Tra gli indagati anche il sindaco di Trani Amedeo Bottaro.