Ciao Sandra, diva vera e gioiosa: a Trani fu nel 2010 al teatro Impero

Fu protagonista di una commedia thriller, "Otto donne e un delitto"

lunedì 29 gennaio 2024 12.40
Le generazioni più giovani non sanno quale attrice straordinaria sia stata Sandra Milo, musa di Federico Fellini, ma anche protagonista di capolavori del cinema italiano del dopoguerra. La sua longevità e la sua energia ne hanno fatto un personaggio tutto nuovo, televisivo, sempre un po' disincantato e con quell'aria che poteva apparire frivola ma non era altro che una autentica essenza della sua personalità. A Trani era arrivata nel 2010 portando una peace sul palco del Teatro Impero insieme ad altre attrici, in una commedia thriller che conquistò il pubblico: "Otto donne e un mistero". "Se potessi reincarnarmi vorrei essere un albero, vedere spuntare le gemme, i fiori, sentire il riso dei bimbi alla mia ombra e il canto degli uccellini: non è un gioco, è la vita vera". Era così, Sandra, che a novant'anni suonati esprimeva una vecchiaia gioiosa, con quella voce inconfondibile che ne aveva caratterizzato il personaggio insieme alla sua debordante bellezza. Immagine di un senso dell'umorismo brillante e intelligente, ha dato prova fino all'ultimo, fino alle apparizioni di non più di due mesi fa in televisione, unito a un' estrema sensibilità e spiritualità ma anche di una fede profonda, che la terza età va vissuta con accettazione e brio sempre nuovo, con uno spirito capace di trascinare anche il fisico. Ci piace immaginarla dondolante sulla altalena che scende dalle nuvole del Paradiso, come nei sogni più fantasiosi e sublimi di Federico Fellini, cui lei si era prestata riconoscendone la propria dimensione ideale. Addio Sandrocchia, resterai eterna come una delle ultime, vere, più autentiche dive.