Cimitero di Trani: concessione trentennale contestata da operatore privato

La Di Gifico Marmi contesta le clausole del contratto tra Comune e società “Parco del Ricordo Trani s.r.l.” per presunte violazioni della concorrenza

giovedì 17 luglio 2025 9.51
Di una settimana fa la notizia della concessione trentennale dell'affidamento - con contratto Rep. N. 4448 del 4 giugno 2025 da parte del Comune di Trani - alla società Parco del Ricordo Trani s.r.l. per l'ampliamento e la gestione del Cimitero Comunale, con l'autorizzazione anche alla realizzazione di nuove strutture funerarie (loculi, ossari, cappelle, ecc.). La società, come specificato dal Comune in una nota ufficiale, diventa così l'unico soggetto titolato a gestire tutte le attività e i servizi cimiteriali, compresi quelli connessi all'ampliamento. Tuttavia, sulla legittimità di alcune clausole della convenzione è intervenuto il legale di un'impresa privata del settore marmoreo, la ditta Di Gifico Marmi, che ha espresso forti perplessità riguardo ai contenuti del capitolato di gestione, contestando in particolare le previsioni relative all'esclusiva concessa al nuovo gestore. Di seguito la comunicazione dell'avv. D'Ambrosio, legale della azienda.

"Devo rappresentare con rammarico che il contratto per l'affidamento dell'ampliamento e gestione del civico cimitero stipulato con la società "Parco del Ricordo Trani s.r.l." determina una inammissibile (e antigiuridica) aggressione alle realtà imprenditoriali di Trani.
Di fatto, l'attribuzione al soggetto che opera nel cimitero in qualità di concessionario della relativa gestione della potestà, conferita dal Comune, di svolgere attività commerciale, in esclusiva o meno, determina automaticamente la eliminazione dal mercato delle imprese che hanno operato e operano tuttora nel settore, in quanto altera gravemente la concorrenza. Sul punto, la giurisprudenza e l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si sono già pronunziati e quindi non è utile soffermarsi. E' invece assai utile rimarcare che la problematica non attiene assolutamente alla esecuzione del progetto di ampliamento e di gestione del cimitero, che nessuna impresa tranese -deve ragionevolmente ritenersi- intende ostacolare, ma riguarda solo le conseguenze nefaste che sulle attività produttive locali deriveranno dalla attribuzione al gestore del cimitero della possibilità di svolgere attività commerciale all'interno del cimitero stesso.
Questo scenario, per ragioni che è inutile sottolineare, non può essere supinamente accettato da chi esercita attività produttiva nella città di Trani, concorrendo peraltro a mantenere i livelli occupazionali. Ma si ribadisce, è la situazione attuale, determinata dalle prerogative (illegittimamente) attribuite al concessionario della gestione del cimitero, a imporre alle imprese che vogliono solo sopravvivere di intraprendere tutte le iniziative del caso.

Ovviamente, sarebbe preferibile che la problematica sia superata con un autorevole intervento dell'ente esponenziale degli interessi della comunità tranese, per evitare che le imprese di Trani facciano ciò che invece vogliono evitare a tutti i costi, e cioè il ricorso all'autorità giudiziaria. Ma la gravità della situazione richiede risposte immediate e consente solo di attendere che vengano formalizzati atti dai quali possa evincersi che la descritta problematica sia prossima alla definitiva soluzione. Si confida in tanto".