Cimitero, l'associazione "Pertini" chiede chiarimenti

​«Vogliamo una risposta precisa sulla situazione esistente»

domenica 26 ottobre 2014 7.43
A cura di Maria Scoccimarro
«Richiamando Ugo Foscolo e la sua "All'ombra dei Cipressi", l'Associazione "Il presidente S. Pertini" vuole aprire uno squarcio sul silenzio (non degli innocenti) che avvolge il drammatico problema che da anni è sotto gli occhi tutti, cioè la mancata risoluzione di spazi, dell'esaurimento delle disponibilità e della conseguente necessità di ampliamento dell'area del cimitero e della realizzazione di strutture pubbliche, per evitare tristi e meschine forme speculative di vendita dei loculi». Inizia così il comunicato dell'associazione tranese che punta l'attenzione sulla situazione attuale in cui versa il cimitero: la segreteria dell'associazione, composta da Alessia Antonucci, Antonio Alpina, Luigi Cascone, Nicola Cuccovillo, Scelza Pappolla e Luca Scagliarini, chiede all'amministrazione quali siano le sue volontà in merito, visto il silenzio in cui è sprofondata la vicenda.

«Eppure il nostro civico Cimitero è una città nella città con la sua zona storica e monumentale, con i porticati, le strutture di proprietà comunale, gli uffici pubblici, i viali, il verde pubblico e gli slarghi comuni e quindi avrebbe bisogno di soluzioni tempestive. L'inadeguatezza palese ha trasformato la mancanza di loculi da problema tecnico a problema etico. Noi non vogliamo entrare nel merito delle altalenanti scelte amministrative che si sono susseguite nel tempo, ma crediamo sia opportuno effettuare una opportuna valutazione del tempo inutilmente trascorso e delle iniziative amministrative sinora poco fattive e non risolutrici.

Agli inizi degli anni '90 – ricorda l'associazione "Il Presidente S.Pertini"- l'amministrazione comunale di centrosinistra dell'epoca attivò il procedimento di sdemanializzazione dell'area posta fra il mare e la recinzione posteriore del Cimitero, nonché predispose il Piano Regolatore del Civico Cimitero. Successivamente venne approvato in Consiglio Comunale il Piano Regolatore Cimiteriale (????di nuovo???), fu acquisito il possesso dell'area sdemanializzata ed infine venne anche approvata una variante del Piano Regolatore Cimiteriale per la realizzazione di un porticato a ridosso della recinzione lungo via Barletta, alla sinistra dell'ingresso principale, che non venne mai finanziato. Per questo si decise di accedere alla possibilità di consentire la realizzazione delle strutture pubbliche sull'area sdemanializzata mediante l'ausilio dei privati, consentendo conseguentemente la loro gestione e la vendita dei loculi ad un prezzo convenzionato. In sostanza venne attivata la procedura di partenariato pubblico-privato mediante l'istituto del project financing e la relativa gara pubblica portò alla individuazione ed alla aggiudicazione provvisoria dell'appalto, il quale secondo la norma assume il ruolo di "promotore".

Come avviene in questo tipo di gare il promotore ha presentato a suo tempo sia il proprio progetto per la realizzazione delle strutture pubbliche e sia un proprio piano finanziario. Considerato che l'iter è stato espletato, noi dell'Associazione "Il Presidente S. Pertini" riteniamo non solo lecito ma anche doveroso domandarsi come mai non si sia mossa neanche una foglia e tutto è rimasto "appeso" come tante altre opere in Trani. Eppure siamo a conoscenza che le modifiche richieste e sottoposte anche alla Verifica di Assoggettibilità (VAS) sono state recepite dal promotore e quindi non dovrebbero sussistere ostacoli per approvare definitivamente la proposta progettuale e stipulare la convenzione per iniziare finalmente i lavori.

Purtroppo la sensazione è che la soluzione del problema non sia vicino perché ci sarebbe qualche macigno politico a bloccare il tutto. Infatti, a parte le notizie ufficiose, pur essendo trascorso tanto tempo, non si conosce ufficialmente: quasi niente sull'argomento, se i presupposti economici del piano finanziario a suo tempo presentato siano ancora validi, se il promotore abbia effettivamente recepito le prescrizioni della VAS e, sopratutto, non sappiamo quale sia la reale volontà della amministrazione comunale. Questo silenzio e questa inattività sono incomprensibili.
A noi interessano poco gli eventuali mal di pancia e si deve avere il coraggio di scegliere se continuare nel procedimento oppure interromperlo, ove ci siano giustificate motivazioni, perché la gravità e drammaticità della situazione non consentono ulteriori indugi. Si deve avere il coraggio di scegliere anche per evitare contenziosi con il promotore, si deve avere il coraggio di scegliere perché non farlo significa allontanare inevitabilmente e sempre più la politica dalla vita e dalle esigenze della gente. Chiediamo pertanto - conclude l'associazione - per una risposta precisa sulla situazione esistente e sui tempi della definitiva approvazione in modo che la cittadinanza ne venga a piena conoscenza».