«Città a dimensione di disabile? C'è ancora tantissimo da fare»

Pentassuglia (Jobel) offre un'altra testimonianza di quotidiana inciviltà

venerdì 20 agosto 2010
«In riferimento alla nota trasmessa dal presidente della Uildm di Trani, dobbiamo annotare, nostro malgrado, di non essere sorpresi e né meravigliati. Come è noto, nel territorio, il centro Jôbêl, attraverso l'associazione Promozione sociale e solidarietà e l'omonima cooperativa, da tempo ha scelto di impegnarsi in una continua ed estenuante battaglia culturale che ha l'obiettivo di scalfire ancor prima di quelle fisiche le barriere che abbiamo nella nostra mente.

Quanto scritto dalla Uildm non fa altro che confermare e dare ragione del fatto che davvero in questa nostra bella città bisogna ancora lavorare tanto e bisogna ancora crescere in termini di sensibilità, rispetto e civiltà. Ha ragione la Uildm a esasperare alcuni pensieri che condividiamo a pieno. A tal proposito vorremmo raccontarvi un piccolo episodio accaduto martedì sera.

Da semplici cittadini, alcuni degli operatori del centro Jôbêl, hanno fatto una passeggiata tutti insieme. Nel gruppo c'erano due bambini nei rispettivi passeggini. Dirigendosi verso piazza Libertà da piazza della Repubblica, hanno potuto osservare un bellissimo cartello che parla di area pedonale dalle ore 21 alle ore 24, ma alle ore 22.30 circa il cartello, evidentemente, non aveva valore considerato che se avessero camminato per la strada avrebbero rischiato di farsi mettere sotto dalle auto che passavano liberamente. In piazza Libertà, davanti allo scivolo nei pressi della chiesa di San Francesco cosa hanno trovato? Una bella fioriera evidentemente spostata davanti allo scivolo dal proprietario della vettura parcheggiata qualche centimetro più avanti, il quale, pur di parcheggiare la sua auto, aveva deciso di spostare la fioriera nel primo posto che gli è sembrato utile e meno faticoso: lo scivolo.

I due bambini, per fortuna, hanno dei genitori che trasportano il loro passeggino. Chi invece è costretto a camminare su una carrozzina e vuole liberamente passeggiare da solo, in autonomia, nella nostra città cosa avrebbe dovuto fare?

Solo una piccola nota da aggiungere alla cronaca di questo episodio: martedì 17 agosto a Trani non c'era alcuna festa patronale, nessun evento o concerto e, come racconta il presidente della Uildm, non c'era alcun agente di polizia municipale. Questo non significa che la responsabilità sia solo di chi deve controllare e quindi istituzionale (responsabilità che c'è e se volgiamo è anche grave) ma questo significa che davvero se chiunque pensa di poter fare quello che vuole (spostare una fioriera, camminare con l'auto in zona pedonale solo perché non c'è la transenna, camminare con scooter e motorini in via Zanardelli o sul porto, parcheggiare auto interamante sul marciapiede quando c'è un evento che sia festa patronale o concerto o altro), vuol dire che la nostra non è cultura del rispetto, non è cultura del senso civico e non è cultura dell'integrazione.

Un plauso e un grazie invece sincero a tutti coloro, noti e meno noti, che siano cittadini comuni o rappresentanti istituzionali, che nel loro piccolo, o nel loro grande, continueranno a credere e a testimoniare che invece la cultura del rispetto, dell'integrazione e del senso civico è ancora possibile. E questo, anche se fa spessissimo meno notizia, per le nuove generazione è davvero un grande insegnamento».

Marco Pentassuglia
Centro PID (Pronto Intervento Disabili)– Coop. Sociale "Promozione Sociale e Solidarietà"
Centro Jôbêl - Trani