Colonia felina in via De Roggiero, allarme zoonosi

Il Collarino rosso denuncia: «C’è il rischio di contagio per le persone». Trenta esemplari si sono stabiliti sul lastrico solare di un edificio abbandonato

lunedì 19 agosto 2013 9.20
Sempre più cittadini esortano l'intervento delle associazioni animaliste per risolvere la situazione che sussiste già da diversi mesi, sul lastrico di un edificio disabitato in via Nicola De Roggiero dove un'intera colonia felina, composta da oltre 30 esemplari tra adulti e cuccioli, si è stabilita in maniera spontanea già da diversi mesi.

Irene Carbonara (Il Collarino rosso) spiega perché urgono interventi: «Una colonia così numerosa comporta problematiche igienico sanitarie facilmente intuibili e prevedibili e la situazione rischia di sfuggire di mano sia per il rischio di trasmissione di zoonosi (malattia infettiva o parassitaria degli animali che può essere trasmessa all'uomo) che per la proliferazione degli stessi esemplari. Quest'ultima problematica andrebbe risolta con la pratica delle sterilizzazioni da effettuarsi per legge a cura degli ambulatori veterinari delle Asl. L'ambulatorio di Trani, più volte da noi esortato anche in forma ufficiale ad adoperarsi in tale pratica, ha puntualmente disatteso le nostre richieste nonostante la legge 281/91 e la legge regionale 12/95 ne impongano l'intervento. Abbiamo dovuto sopperire alla mancanza con le nostre risorse, che ricordiamo pervenire solo ed esclusivamente da contributi volontari sia in termini di denaro che di operatività».

Il proprietario dell'immobile, ormai disabitato e semi abbandonato, si è reso disponibile a favorire l'accesso dei volontari per la bonifica dell'area colonizzata ma i felini andrebbero accolti in maniera adeguata. I numerosi volontari del Collarino rosso hanno in custodia già numerosi esemplari presso le proprie abitazioni, in attesa di adozione. «La situazione di abbandono dell'area – spiega Carbonara - non consente di operare in piena sicurezza, esponendo i volontari a seri rischi per la propria incolumità. Speriamo che l'amministrazione risponda al nostro appello ed in tempi brevi. Trani, se perla dell'Adriatico deve essere, deve esserlo anche nella tutela degli animali, dell'ambiente e delle tante persone bisognose di cure e attenzioni».