Comitato di via Andria contrario al cementificio

Annunciata una raccolta firme per chiedere il ritiro della delibera. «Polveri sottili mettono a rischio le coltivazioni e la salute dei cittadini»

domenica 6 marzo 2011
Il progetto di insediamento nel territorio di Trani della cementeria del gruppo Matarrese continua ad essere al centro di un vasto dibattito, soprattutto da parte degli abitanti del quartiere di via Andria, preoccupati per le evidenti ripercussioni che tale realizzazione potrebbe arrecare. Questo insediamento andrebbe a collocarsi sulla provinciale Trani–Andria, nei pressi della discarica comunale e «comporterebbe - a detta del comitato di quartiere - l'emissione inquinante di polveri sottili che, causa l'azione dei venti, andrebbero a riversarsi sull'intero habitat circostante, danneggiando, oltre le coltivazioni, la salute dei cittadini».

Il comitato di via Andria si è riunito nei giorni scorsi per discutere della problematica. Alla presenza di un folto numero di partecipanti, si è aperto il dibattito le cui considerazioni hanno portato ad esprimere unanimemente un giudizio negativo nei confronti del progetto in questione, anche da parte di coloro che inizialmente erano favorevoli per una prospettiva di posti di lavoro. Tra gli intervenuti, il geologo Francesco Bartucci, esperto in materia, il quale, oltre a ribadire l'elevato rischio su più fronti del progetto Matarrese, ha posto in rilievo il paradosso che riveste tale idea in un contesto di notevole calo degli investimenti nel settore della produzione del cemento, attesta l'evidente rallentamento riscontrato nell'edilizia residenziale e non, ivi compreso il settore delle opere pubbliche. Da qui il dubbio dei partecipanti, timorosi che tale progetto abbia in realtà una duplice finalità, celando appunto la volontà di trasformare la cementeria stessa in un vero e proprio inceneritore. E se si pensa che i cementifici per legge hanno la possibilità di bruciare anche rifiuti speciali, si intuisce come l'impatto sanitario ne uscirebbe compromesso, attesa anche l'emissione di diossina, causa principale delle insorgenze di tumori. Inoltre gravi ricadute ci sarebbero nel settore agricolo, i cui prodotti perderebbero quei requisiti necessari richiesti dal marchio doc e dop che attualmente certifica la qualità dei prodotti stessi.

«Nasce così la necessità di battersi contro questa iniziativa al fine di salvaguardare la salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente» come ha sottolineato Emilio Casiero, dirigente scolastico del terzo circolo, presente alla riunione. In definitiva, i partecipanti, nel condividere le conclusioni dei lavori del Consiglio comunale di Andria, hanno espresso la volontà di richiedere all'amministrazione di centrodestra di Trani, guidata dal sindaco Tarantini, di revocare la delibera di Consiglio comunale in favore del cambio di destinazione dei suoli di proprietà del gruppo Matarrese, da agricoli in industriali, proprio per favorire l'insediamento del cementificio. All'uopo, il presidente del comitato, Mauro De Cillis, ha reso noto che l'associazione procederà ad una raccolta firme contro tale insediamento.