Compravendita terreno Amet, a processo ora sono in cinque

Rinviato a giudizio anche un imprenditore tranese. Con Graziano alla sbarra finisce anche l'ex presidente di Amet

sabato 20 ottobre 2012 19.59
Anche Gerardo Graziano finisce a processo per la compravendita del terreno Amet di corso Imbriani, sul quale la sua impresa ha poi edificato un nuovo palazzo. Lo ha deciso il gup del tribunale di Trani, Angela Schiralli, rinviando a giudizio il giovane imprenditore e prosciogliendo invece il padre Nicola, per il quale il pm Antonio Savasta aveva anche chiesto il rinvio a giudizio.

Ora sono cinque le persone che saranno processate, a partire dal prossimo 17 gennaio, per la cessione del terreno avvenuta – secondo l'accusa – a un prezzo più basso di quello di mercato e dopo aver reso improbabile la partecipazione di altre aziende alla gara. Con Graziano alla sbarra finiscono l'ex presidente di Amet, Alfonso Mangione, e i componenti della commissione aggiudicatrice: Giuseppe Affatato (ex dirigente dell'ufficio tecnico comunale), Salvatore Leggieri e Vincenzo Piizzi (dipendenti Amet).

Il rinvio a giudizio di Graziano è avvenuto in un secondo momento rispetto a quello degli altri quattro imputati, perché il gup Maria Grazia Caserta aveva rinviato gli atti alla procura perché chiarisse i capi di imputazione a carico sia dei Graziano e dell'ingegnere dell'Amet, Mario Albanese. Quest'ultimo è stato già assolto, qualche mese fa, in abbreviato.