Consiglio comunale, OK all'assestamento: 390mila euro di debiti fuori bilancio

Resterebbero da riconoscere altri 2 milioni di euro

venerdì 29 novembre 2013 9.16
A cura di Luigi Lupo
Passa in Consiglio comunale l'assestamento del bilancio di previsione relativo al 2013. Il provvedimento, durante la nottata, è stato approvato con 18 voti favorevoli, 4 contrari ed 11 assenti. Tra i contrari, c'è il consigliere del Pd, Mimmo De Laurentis, che ha evidenziato l'anomalia riguardante il presunto spostamento di somme rilevanti da capitoli ad altri per un importo dai 200mila ai 600mila euro. Qui non è mancata la replica dell'assessore alle finanze, D'Amore: secondo il componente della giunta, 500mila euro sono serviti per i lavori di spostamento dei sottoservizi sulla Trani-Andria mentre un altro spostamento è derivato dalle spese per il revisore dei conti.

Ammontano, invece, a 390mila euro i debiti fuori bilancio del Comune di Trani. Restano, però, dei numeri ancora non riconosciuti. Si tratterebbe - come ha evidenziato l'assessore D'Amore - di debiti, probabilmente pari a 2 milioni, che sono stati individuati per i relativi anni gestionali: manca soltanto la pratica per il loro riconoscimento. Il debito fuori bilancio partiva da una cifra di 280mila ma ha visto un incremento di ulteriori 110mila a causa delle mancate, o non tempestive, risposte del Comune. Soldi che i cittadini hanno già versato. Pertanto, il consiglio comunale ha chiesto di andare a fondo sulla vicenda: sono stati incaricati i dirigenti di verificare responsabilità e presunte omissioni di chi avrebbe fatto maturare i debiti. In ogni caso, il provvedimento relativo è passato con 18 voti favorevoli, 3 astenuti ed un contrario, il resto assenti.

Più o meno stessi numeri (18 favorevoli, 4 contrari, 11 assenti) per la riconciliazione dei debiti e crediti tra il Comune e Amet. All'azienda, per ora, viene riconosciuta una somma di 1.800.000 euro che potrebbe aumentare considerando fondi riconosciuti ma messi da parte. La minoranza, polemica sul punto, ha tirato in ballo una cifra di 200mila euro, non erogata, per l'energia elettrica del Comune. Sul provvedimento, il collegio dei revisori dei conti è stato favorevole con alcune eccezioni.