Coordinamento della biblioteca, diffida al Comune
«La selezione pubblica parte da un presupposto non veritiero»
venerdì 29 gennaio 2010
Non c'è pace per la biblioteca comunale. Quando sembrava quasi tutto sistemato, ecco la diffida di Gerarda Longo inviata all'indirizzo del Comune, nella persona del sindaco, per diffidarlo «ad annullare tutti gli atti posti in essere dal dirigente della quinta ripartizione, Maria Dettori, relativi all'individuazione del coordinatore della biblioteca».
Come dire, la coordinatrice scelta non può assumere la guida della Bovio, dal momento che la selezione pubblica con cui è stata individuata parte da un presupposto non veritiero: «si è proceduto (...) ad accertarsi che nella pianta organica di questo Comune non vi sono le risorse professionali idonee allo svolgimento dell'incarico. Da qui – si legge nella diffida – la nullità del bando di avviso pubblico per la inesistenza dei presupposti».
Insomma, una nuova tegola per la biblioteca tranese, la cui storia continua a essere molto travagliata a sei anni dall'inaugurazione della sede di piazzetta San Francesco avvenuta senza che sugli scaffali ci fosse nemmeno un libro. I 120mila volumi erano rimasti nei magazzini della vecchia sede pericolante ed erano quasi tutti bisognosi di restauri. Un'operazione lunga, così come lo è stata la sistemazione sugli scaffali terminata solo a dicembre scorso.
Il traguardo sembrava quasi raggiunto, poi, con l'assegnazione alla Imago di Lecce della gestione della struttura per 105mila euro l'anno, mentre una selezione pubblica aveva anche individuato una nuova coordinatrice per sostituire la direttrice andata in pensione nel giugno 2009. Per la coordinatrice è appunto tutta un'altra storia.
c. c.
Come dire, la coordinatrice scelta non può assumere la guida della Bovio, dal momento che la selezione pubblica con cui è stata individuata parte da un presupposto non veritiero: «si è proceduto (...) ad accertarsi che nella pianta organica di questo Comune non vi sono le risorse professionali idonee allo svolgimento dell'incarico. Da qui – si legge nella diffida – la nullità del bando di avviso pubblico per la inesistenza dei presupposti».
Insomma, una nuova tegola per la biblioteca tranese, la cui storia continua a essere molto travagliata a sei anni dall'inaugurazione della sede di piazzetta San Francesco avvenuta senza che sugli scaffali ci fosse nemmeno un libro. I 120mila volumi erano rimasti nei magazzini della vecchia sede pericolante ed erano quasi tutti bisognosi di restauri. Un'operazione lunga, così come lo è stata la sistemazione sugli scaffali terminata solo a dicembre scorso.
Il traguardo sembrava quasi raggiunto, poi, con l'assegnazione alla Imago di Lecce della gestione della struttura per 105mila euro l'anno, mentre una selezione pubblica aveva anche individuato una nuova coordinatrice per sostituire la direttrice andata in pensione nel giugno 2009. Per la coordinatrice è appunto tutta un'altra storia.
c. c.