«Costituzione del consiglio tributario, il Comune di Trani che fa?»
Monito del partito Socialista: «C'è tempo fino al 29 agosto»
lunedì 28 giugno 2010
«Durante le varie campagne elettorali tutti i partiti hanno sempre inserito nei rispettivi programmi una promessa sempre apprezzata dall'opinione pubblica: combattere decisamente l'evasione fiscale, che ha raggiunto ormai livelli altissimi (si parla di circa 150 miliardi di euro sottratti alla tassazione). Come questa promessa sia diventata realtà con il governo Berlusconi, lo sanno tutti: condoni e scudi fiscali con pochi incassi per l'erario. Il legislatore aveva tanto sperato che i Comuni, che, pur attraverso i trasferimenti erariali, attingono alle casse statali, si degnassero di collaborare in questa lotta ed a tal fine aveva chiesto di costituire un apposito organo (il Consiglio tributario) che attuasse tale collaborazione. In cambio, ai Comuni veniva riconosciuto un incentivo finanziario, consistente in un riconoscimento di una quota pari al 30% delle maggiori imposte relative ai tributi erariali riscossi e rispetto ai quali il Comune ha contribuito all'accertamento relativo.
Ma nulla si è mosso nella nostra città perché l'amministrazione probabilmente ha pensato che la lotta all'evasione non si può fare contro i propri amministrati essendo in discussione la diminuzione dei consensi non comprendendo che – specie in momenti di grave crisi economica - l'etica ancor più diventa importante (di qui la battaglia ad esempio sull'anagrafe patrimoniale degli amministratori che conduciamo da anni). Ora il ministro Tremonti, dimostrando chiara sfiducia nei confronti degli amministratori comunali, come quella di Trani, ritenuti poco sensibili rispetto all'interesse comune, è intervenuto in maniera pesante e con una specifica norma (articolo 18) contenuta nella recente manovra economica finanziaria (78/2010) ha reso obbligatoria la costituzione del Consiglio tributario, che deve avvenire entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della suddetta manovra e cioè entro il 29 agosto 2010 (il decreto legge numero 78 del 31 maggio 2010 è stato pubblicato dalla gazzetta ufficiale dello stesso giorno ed è entrato in vigore il 31 maggio 2010).
Il regolamento per l'istituzione di questo organo deve essere adottato dal Consiglio comunale che ai fini della partecipazione all'attività di accertamento fiscale e contributivo ha il compito di segnalare all'Agenzia delle entrate, alla Guardia di finanza, ed all'Inps, tutti gli elementi utili ad integrare i dati contenenti nelle dichiarazioni presentate dai contribuenti per la determinazione di maggiori imponibili fiscali e contributivi (comma 2 dell'articolo 18).
A questo punto è evidente che per Trani è già incominciata una specie di corsa ad ostacoli perché è già decorso un terzo del termine concesso dalla legge. Non sussiste più una discrezionalità ma si è in presenza di un obbligo specifico della Legge la cui violazione potrà determinare concrete sanzioni di varia natura. E quindi è probabile l'invio di un commissario ad acta (non sarebbe il primo del governo Tarantini) e se poi ci saranno problemi per gli amministratori comunali da parte della Corte dei Conti, peggio per loro perché non potevano dire di non essere stati avvisati».
Nicola Cuccovillo, Damiano Ferrara e Giuseppe Di Cugno
Partito Socialista Trani
Ma nulla si è mosso nella nostra città perché l'amministrazione probabilmente ha pensato che la lotta all'evasione non si può fare contro i propri amministrati essendo in discussione la diminuzione dei consensi non comprendendo che – specie in momenti di grave crisi economica - l'etica ancor più diventa importante (di qui la battaglia ad esempio sull'anagrafe patrimoniale degli amministratori che conduciamo da anni). Ora il ministro Tremonti, dimostrando chiara sfiducia nei confronti degli amministratori comunali, come quella di Trani, ritenuti poco sensibili rispetto all'interesse comune, è intervenuto in maniera pesante e con una specifica norma (articolo 18) contenuta nella recente manovra economica finanziaria (78/2010) ha reso obbligatoria la costituzione del Consiglio tributario, che deve avvenire entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della suddetta manovra e cioè entro il 29 agosto 2010 (il decreto legge numero 78 del 31 maggio 2010 è stato pubblicato dalla gazzetta ufficiale dello stesso giorno ed è entrato in vigore il 31 maggio 2010).
Il regolamento per l'istituzione di questo organo deve essere adottato dal Consiglio comunale che ai fini della partecipazione all'attività di accertamento fiscale e contributivo ha il compito di segnalare all'Agenzia delle entrate, alla Guardia di finanza, ed all'Inps, tutti gli elementi utili ad integrare i dati contenenti nelle dichiarazioni presentate dai contribuenti per la determinazione di maggiori imponibili fiscali e contributivi (comma 2 dell'articolo 18).
A questo punto è evidente che per Trani è già incominciata una specie di corsa ad ostacoli perché è già decorso un terzo del termine concesso dalla legge. Non sussiste più una discrezionalità ma si è in presenza di un obbligo specifico della Legge la cui violazione potrà determinare concrete sanzioni di varia natura. E quindi è probabile l'invio di un commissario ad acta (non sarebbe il primo del governo Tarantini) e se poi ci saranno problemi per gli amministratori comunali da parte della Corte dei Conti, peggio per loro perché non potevano dire di non essere stati avvisati».
Nicola Cuccovillo, Damiano Ferrara e Giuseppe Di Cugno
Partito Socialista Trani