Covid e Dpcm, i commercianti: «Lo Stato ci aiuti a sopravvivere»

La Federazione italiana pubblici esercizi chiede subito aiuti per bar e locali serali

martedì 20 ottobre 2020
Non poteva che far discute il nuovo Dpcm del Governo Conte messo a punto per contenere la catena dei contagi. Ma si va ad abbattere soprattutto sulla movida con regole molto ferree per bar, ristoranti, pasticcerie e pub. Ecco che dunque non si fa attendere una netta presa di posizione della Fipe Confcommercio, la federazione dei pubblici esercizi.

"Scongiurare una nuova chiusura generalizzata deve essere la priorità assoluta per ciascuno di noi. Ma stiamo chiudendo uno dopo l'altro. Se agli operatori della ristorazione e dell'intrattenimento viene chiesto l'ennesimo sacrificio, è necessario che lo Stato ci metta nelle condizioni di sopravvivere. L'ultimo Dpcm avrà un effetto devastante sul catering, sui bar e soprattutto sui locali notturni e sulle imprese dell'intrattenimento. Parliamo di una mazzata sui fatturati dei pubblici esercizi da 470 milioni di euro ogni mese. Ecco perché è necessario destinare immediatamente contributi a fondo perduto per coprire i mancati incassi. Ed è necessario che sindaci e presidenti di Regione incrementino i controlli nelle zone della movida per punire i comportamenti irresponsabili e scorretti. L'obiettivo deve essere quello di ridurre al minimo indispensabile la durata delle nuove misure restrittive".