Dalla Regione 260 mila euro per la Cattedrale di Trani

Liquidate altre risorse economiche da 360 programmi europei. Vendola «Spendere tutti i fondi europei e rispettare i target»

mercoledì 19 dicembre 2012 11.11
L'obiettivo della Giunta Regionale è quello di spendere entro fine anno i fondi di 360 programmi europei già stanziati attraverso lo "sforamento controllato" del Patto di stabilità. Così il presidente Nichi Vendola ha reso noto questa mattina di aver liquidato altri 70 milioni di euro per una serie di interventi sul territorio. Tra i fondi destinati ai beni culturali ci sono 260.000 euro per la Cattedrale di Trani.

«In soli quattro giorni lavorativi - spiega Vendola - sono stati liquidati altri 70 milioni di euro che si vanno ad aggiungere ai 340 milioni, per un totale di 410. I 70 milioni di euro di spesa sono così suddivisi: 40 di fondi comunitari e 30 di bilancio autonomo. L'incremento di spesa è stato maggiore del 20%. Complessivamente dunque in 42 giorni lavorativi sono stati spesi 410 milioni di euro (l'82%), vale a dire circa 10 milioni al giorno».

«La scelta di utilizzare tutte le possibilità legislative per liberare la spesa corrisponde ad un indirizzo molto forte di politica economica – ha ribadito il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola - la nostra è una scelta consapevole per poter spendere tutti i fondi europei e rispettare i target. La quantità enorme di risorse, circa 500 milioni di euro – ha spiegato Vendola – consente di immettere una buona dose di liquidità nel sistema regionale pugliese. Si tratta infatti di risorse che noi speriamo entrino direttamente in circolo, arrivando quanto prima alle imprese stesse che ne potranno usufruire. Non solo. Ci auguriamo - ha concluso Vendola - che questa massa di liquidità possa aiutare anche il sistema bancario a far da polmone nei confronti del nostro sistema produttivo, cercando di compensare la diminuzione dell'offerta creditizia, già segnalata dal Report della Banca d'Italia di qualche mese fa».

Tra gli interventi destinatari di queste risorse segnaliamo circa 25 milioni di incentivi alle imprese e quasi 30 milioni per la rigenerazione delle città e dei loro centri storici, suddivisi così:


Con riferimento invece ai Beni culturali, lo sforamento del Patto di stabilità ha consentito la liberalizzazione di ulteriori 11,2 milioni di euro, di cui oltre 4 milioni sui fondi Fesr e 7,2 sul bilancio autonomo e vincolato. Tra gli interventi maggiormente significativi: