Decreto svuotacarceri, Save auspica il dietro front

Appello al governo e alla commissione giustizia: non sacrificate le vittime dello stalking. Lo sportello prosegue la sua attività anche ad agosto e su appuntamento

mercoledì 31 luglio 2013 9.38
Presso il centro antiviolenza Save di Trani (ubicato all'interno del centro Jobel) si sono rivolte in più di un anno circa 60 utenti (tra donne e uomini). Molti i casi di stalking e tante denunce depositate, ma nessuna pronta risposta. Un solo caso risolto: una vittima dopo 13 anni di stalking ha visto il suo carnefice arrestato e condannato in primo grado ad una pena che secondo il recentissimo decreto svuota carceri lo vedrà molto probabilmente fuori in pochissimo tempo.

«E poi che cosa succederà?» ha chiesto la vittima e, alla domanda (legittima) le volontarie non hanno sapuo cosa rispondere. «Molte donne – sottolinea l'équipe del centro - ci chiedono perché a nascondersi devono essere loro e non i loro stalker. Perché loro devono essere liberi? Lasciare la propria casa, i propri cari, un lavoro e ricoverarsi in casa rifugio è una punizione per queste donne, con l'incertezza del futuro e di cosa ne sarà di loro e dei loro carnefici».

Per questo motivo l'associazione che ha creato lo sportello per le vittime dello stalking ha rivolto un appello al governo ed alla commissione giustizia: «Non sacrificate queste donne per leggi sempre più fredde e asettiche». «Una politica seria e che si prenda cura delle donne – si legge nella nota - è doverosa da parte di uno stato civile. Non si può demandare tutto ai centri antiviolenza, tra l'altro sempre più in condizioni critiche per la mancanza di fondi e di qualsivoglia forma di finanziamento. Le volontarie dei centri antiviolenza si muovono nelle sabbie mobili, sempre dibattute tra la volontà di aiutare queste donne, a volte anche a discapito della sicurezza personale, e le leggi che non le tutelano affatto».

Fa mille interrogativi, il centro comunica che, anche nel mese di agosto, è a disposizione per gli utenti ma solo su appuntamento. Per richiedere il numero è possibile inviare una mail all'indirizzo mail savetrani@virgilio.it oppue rivolgendosi alla segreteria del centro Jobel, in via Di Vittorio 60.