Degrado al cimitero di Trani, in dieci a processo
Il giudice non fa sconti. Comincerà il 16 dicembre
venerdì 1 ottobre 2010
Comincerà il 16 dicembre il processo ai dieci, tra amministratori, funzionari e dipendenti comunali, ritenuti responsabili dello scempio al Cimitero di Trani.
Il gup di Trani Maria Grazia Caserta, ieri sera, li ha rinviato tutti a giudizio. Confermate le possibili responsabilità del primo cittadino Giuseppe Tarantini. Saranno anche processati gli addetti dell'ufficio tecnico responsabili della struttura, cioè il dirigente Giuseppe Affatato e il geometra Salvatore Ferrante; i responsabili dell'Amiu, cioè l'ex presidente Francesco Giangualano, l'ex amministratore delegato Nicola Sorrenti e il direttore tecnico Michele Zecchillo; quelli della cooperativa tranese Re Manfredi (cui l'Amiu aveva delegato i soli servizi cimiteriali e di manutenzione del verde), ovvero l'attuale presidente Corrado Cisotti e l'ex Gabriele Dell'Oglio; e i custodi del camposanto, Filippo Zaza e Antonio Muciaccia.
Rispetto alle richieste iniziali della procura, è stata alleggerita la posizione del geometra Salvatore Ferrante che, davanti al tribunale, dovrà rispondere solo di un episodio di falso. Invariate invece le imputazioni per gli altri.
L'inchiesta, coordinata dal pm Michele Ruggiero, prese le mosse dalle denunce dei parenti dei defunti, stanchi del degrado in cui versava il cimitero di Trani: bare, ma anche resti umani, che fuoriuscivano dai loculi; resti di bare (compresa anche la parte in zinco) gettati in fosse, anziché essere smaltiti in apposite discariche, insieme anche a ossa umane; tombe scoperte.
c. c.
Il gup di Trani Maria Grazia Caserta, ieri sera, li ha rinviato tutti a giudizio. Confermate le possibili responsabilità del primo cittadino Giuseppe Tarantini. Saranno anche processati gli addetti dell'ufficio tecnico responsabili della struttura, cioè il dirigente Giuseppe Affatato e il geometra Salvatore Ferrante; i responsabili dell'Amiu, cioè l'ex presidente Francesco Giangualano, l'ex amministratore delegato Nicola Sorrenti e il direttore tecnico Michele Zecchillo; quelli della cooperativa tranese Re Manfredi (cui l'Amiu aveva delegato i soli servizi cimiteriali e di manutenzione del verde), ovvero l'attuale presidente Corrado Cisotti e l'ex Gabriele Dell'Oglio; e i custodi del camposanto, Filippo Zaza e Antonio Muciaccia.
Rispetto alle richieste iniziali della procura, è stata alleggerita la posizione del geometra Salvatore Ferrante che, davanti al tribunale, dovrà rispondere solo di un episodio di falso. Invariate invece le imputazioni per gli altri.
L'inchiesta, coordinata dal pm Michele Ruggiero, prese le mosse dalle denunce dei parenti dei defunti, stanchi del degrado in cui versava il cimitero di Trani: bare, ma anche resti umani, che fuoriuscivano dai loculi; resti di bare (compresa anche la parte in zinco) gettati in fosse, anziché essere smaltiti in apposite discariche, insieme anche a ossa umane; tombe scoperte.
c. c.