Denuncie ambientali dai Verdi

Distilleria Angelini, piazza Scolanova, olii esausti sul molo S. Lucia

giovedì 29 dicembre 2005
«Nonostante le numerose ed insistenti segnalazioni inviate, nessuna iniziativa concreta da parte degli uffici competenti è stata adottata per eliminare la grave situazione di degrado ambientale della zona della ex "distilleria Angelini" e lungo il tratto di costa accessibile da via Finanzieri – via macello nei pressi dell'ex Mattatoio.

Infatti nemmeno la presenza nelle vicinanze di beni architettonici di inestimabile valore quali il Castello Svevo e la Cattedrale Romanica hanno stimolato chi avrebbe dovuto ad ordinare una operazione di bonifica dell'area che seppur privata è parte integrante di una zona di pregio del nostro centro storico. Ma purtroppo l'importanza dei tanti beni storici ed artistici non è pari alla cura ed all'attenzione che le istituzioni e qualche volta anche i cittadini, concedono agli stessi. L'incuria ed il degrado di tali beni portano a considerarli dei semplici "oggetti" che rischiano di non ricordare o rappresentare più niente.

Certo la tutela di tali beni è un onere gravoso che secondo qualcuno sottrae energie e risorse ad altre questioni legate al presente ed all'urgenza quotidiana. Ma dovrebbe ormai ritenersi un fatto acquisito che i nostri beni culturali sono in realtà una grande risorsa non solo dal punto di vista economico ma anche per la qualità della vita di coloro che vivono in una città che possiede tale patrimonio.Nella zona indicata oltre ad essere presenti beni storico-artistici risiedono tanti concittadini che sono stufi di convivere con quel degrado di cui le fotografie allegate possono dare solo una precisa ma limitata idea. Infatti nell'ex distilleria si trovano rifiuti di ogni genere e materiale ed il tratto di costa adiacente sino oltre l'ex mattatoio comunale è invasa di detriti di varia natura, compresi scarti della lavorazione del marmo.


Senza considerare che essendo l'ex distilleria situata a ridosso del mare si corre il rischio, forse già attuatosi, che i liquami dispersi all'aria aperta, di non certa natura, vadano a finire in mare, determinando un ulteriore fenomeno di inquinamento. Cosa che già si è verificata in un'altra zona della città e cioè sul molo S. Lucia, dove è tutt'ora installato un "recinto" che è diventato discarica a cielo aperto di ogni genere di rifiuto meccanico.

Anche per tale situazione era stata segnalata la inopportunità di allocare sotto la Cattedrale ed in una zona di transito di tutti i turisti della nostra città un‘area di scarico degli olii esausti delle imbarcazioni. Ma tali segnalazioni sono rimaste inascoltate e periodicamente nella zona si assiste a "rigoli" di liquami oleosi che finiscono in mare. Anche tale scandalosa situazione di degrado deve essere eliminata una volte per tutte, considerato che a pochi metri è stato trasferito il mercato ittico.

Si deve inoltre segnalare, sempre a proposito di come nella nostra città si tutelano i beni artistici, che nessun intervento è stato attuato per eliminare quella scandalosa e bruttissima struttura metallica realizzata in Piazza Scolanova, che ha privato i residenti del quartiere di una bellissima Piazza. Si parla tanto di rinascita della Sinagoga ma resta imprescindibile lo sgombero della Piazza per ridare ai cittadini della zona un luogo di aggregazione di cui qualcuno si è appropriato.
Tanto premesso chiediamo di porre in esser tutte le iniziative necessarie affichè si provveda alla bonifica della zona della ex "distilleria Angelini" e del tratto di costa adiacente sino alla zona del depuratore comunale verificando eventuali situazioni di illegittimità; nonché che si provveda allo spostamento del contenitore di olii esausti situato presso il molo S. Lucia ed allo sgombero della Piazza Scolanova.» Michele di Gregorio
Capogruppo Consiliare del Movimento dei Verdi