Dialoghi di Trani, ultimo giorno con Boris Pahor

Chiusura affidata alla storia del violino, con Francesco D'Orazio

domenica 27 settembre 2015 9.08
Con l'ultima giornata dei Dialoghi di Trani, domenica 27, volge al termine anche questa XIV edizione. Le attività al Castello prenderanno il via alle ore 9, con il laboratorio "Hakuna Matata - Per generare con quel che c'è, quello che si vuole", interverranno Stefano Cialdella, Michele Galgani, Luisa Marino, Maria Grazia Misuriello. Alle ore 11.30, Vito Santoro, muovendo dal libro della giovane regista Elisa Fuksas, dialogherà con lei sul difficile rapporto tra padri e figli, soprattutto quando i primi sono dei personaggi pubblici apprezzati nel mondo per la loro arte professionale.

Nel pomeriggio, alle ore 15, proiezione della pellicola "Nina" della stessa Elisa Fuksas, premiata con menzione speciale al Bif&st di Bari del 2013, a cura del Circolo del Cinema Dino Risi. Alle ore 17, per gli incontri di MicroMega, Giorgio Vallortigara sarà il protagonista di "Generare conoscenza, generare superstizione: pulcini, piccioni, bambini e una spiegazione darwiniana dell'animismo". Conoscenza e superstizione si escludono: l'una è la negazione dell'altra. Un grande neurobiologo spiega perché Homo sapiens, scimmia stravagante frutto della selezione naturale, porti nel suo patrimonio genetico cerebrale entrambi questi atteggiamenti: è "naturalmente" animista e altrettanto capace di rettifica dell'errore con la razionalità dell'empirismo scientifico.

Alle ore 18, la giornalista del Sole 24 Ore Cristina Battocletti introdurrà uno dei più attesi ospiti di questa edizione dei Dialoghi di Trani, lo scrittore sloveno Boris Pahor. 103 anni, che racconterà con intensità dell'amicizia con il partigiano francese Stéphane Hessel nata dalla tragica esperienza del lager di Dora Buchenwald. Perché anche l'orrore può generare bellezza. Alle ore 19, per "Rigenerare paesaggi e territori", il cortile centrale del Castello Svevo accoglierà Francesco Erbani e Francesco Palumbo, che dialogheranno con Giuliano Volpe e Giorgio Zanchini. I protagonisti di questo dibattito proveranno a rispondere a domande quali "Gli italiani si meritano la bellezza del loro Paese? Sanno come proteggerla? Vogliono valorizzarla? In definitiva, la amano o la odiano? Esiste un conflitto tra tutela e valorizzazione? Alle ore 20.30, ci sarà la premiazione dei cortometraggi vincitori del concorso "I(n)differenti".

Infine, alle ore 21.30, infine, gran chiusura con il recital per violino solo ed elettronica con l'artista Francesco D'Orazio. Con l'esaltazione del violino, ossia dello strumento di più antica tradizione che dopo 450 anni di storia continua a reinventarsi nelle mani dei violinisti e nelle menti dei compositori. Da Maderna a Fedele passando per i Led Zeppelin, uno sguardo sulla musica del nostro tempo e sull'evoluzione di questo affascinante strumento.