Dialoghi di Trani, ultimo giorno di incontri al Castello Svevo

In programma incontri con Napoletano, Raimo, Murgia, Sinibaldi, Dorfles, Brera, Volpe e Laudadio

domenica 28 settembre 2014 0.50
Si avvia al termine la XIII edizione dei Dialoghi di Trani, con un'ultima giornata di incontri al Castello Svevo, che vedranno protagonisti importanti figure del mondo della cultura ma non solo. Si inizia alle ore 10.30 con "Narrazioni di paesaggi e visioni urbane", che vedrà protagonisti Giuliano Volpe e Piero Dorfles. Negli ultimi anni è andata crescendo una coscienza ecologica secondo la quale è sempre più necessario tutelare e valorizzare i paesaggi che ci circondano limitando il consumo del territorio perpetrato dall'uomo, nell'idea di rigenerare il patrimonio naturale degradato.

Alle ore 12.00 sarà il turno dell'incontro "Connettere non vuol dire condividere", con Marino Sinibaldi e Christian Raimo: interessante dibattito tra cultura e digitale che vedrà protagonisti il direttore di RaiRadio3 e lo scrittore romano. Nel pomeriggio, si comincia con la proiezione di "C'era una volta il prossimamente", di Fabio Micolano e si continuta con l'interessante confronto, alle ore 16.30, "Profezia e salvezza": protagonisti José Castillo, Pietro Del Soldà e Michela Murgia. So riflettterà sulle contraddizioni della modernità e sul significato della salvezza, per la quale è determinante non tanto la fede quanto l'etica che ha il suo fondamento nella fede.

"C'è un futuro per il lavoro?", ore 18.00, con Roberto Napoletano e Giorgio Zanchini. I tassi sempre più preoccupanti di disoccupazione, che producono disuguaglianze sociali sempre più allarmanti, possono essere rallentati o fermati cambiando le norme che regolano il mercato del lavoro? E fin dove ci si può spingere con la flessibilità? Si può rinunciare ai diritti?

Dalle ore 19.30, invece, "Il futuro dell'economia" con Guido Maria Brera, Piero Dorfles e Suor Giuliana Galli. La finanza è dei lupi? Abbiamo messo in ginocchio un sistema paese e minato le sue fondamenta democratiche. Una riflessione su un mondo che, attraverso le scelte di chi ne muove i fili, può generare il bene come anche il male e ha sempre più bisogno di scelte responsabili ed etiche.

Ultimo incontro, alle ore 21.00, "Fare festival" con Felice Laudadio e Stefano Costantini. Come si inventa e si realizza un festival di cinema? Come una simile rassegna può dirsi di successo? Esiste una formula magica e vincente? Con un indiscusso protagonista del mondo del cinema italiano si intraprenderà un "viaggio" per poter al meglio esplorare le esperienze oggi diffuse nel panorama nazionale ed internazionale.

Il festival si concluderà a Palazzo Beltrani con lo spettacolo "Catalogo delle psicomacchine 2055", di Sandro Ottoni e Mauro Franceschi: racconti di fantascienza umoristica accompagnati da musiche originali eseguite dal vivo. Ogni racconto descrive un articolo di un catalogo commerciale di prodotti avveniristici, destinati a "migliorare la psiche".