Discarica, si ferma il tritovagliatore: nuovi disagi in vista

Dal 26 agosto al 4 settembre stop ai rifiuti dei Comuni che non fanno selezione a monte. De Simone: «Tutto ciò accade perché la Regione da 1 anno fa finta di niente»

giovedì 22 agosto 2013
Nuova emergenza in vista nella discarica di Trani. L'amministratore unico di Amiu, Antonello Ruggiero, ha comunicato a Comune e Regione che, dal 26 agosto al 4 settembre, il mezzo utilizzato per la tritovaglitura dei rifiuti subire un fermo per manutenzione straordinaria.

Ciò significa che, per una settimana, non potranno conferire in discarica i Comuni che non effettuano a monte operazione di tritovagliatura: Bisceglie, Barletta, Corato, Molfetta, Terlizzi e, paradossalmente, anche Trani. Morale della storia, i rifiuti del barese che da un anno scaricano in discarica in virtù di ordinanze regionali non avranno problemi ad essere accolti (in quanto giungono a Trani pretrattati), mentre una parte di quelli del nostro bacino e ricadenti nell'Ato Bat, a causa del problema che si è creato per una eccessiva sollecitazione del macchinario, dovranno trovare altra ubicazione.

Ruggiero ha chiesto alla Regione «di adottare ogni opportuno provvedimento finalizzato ad evitare l'interruzione della gestione della discarica di Trani». Già, ma quale? L'unica possibilità è che la Regione autorizzi il conferimento dei rifiuti a Trani senza effettuare selezione, un'ipotesi alla quale l'assessore all'ambiente non vuol neanche pensare. «Tutto ciò accade – dice De Simone - perché la Regione da 1 anno fa finta di niente nonostante i nostri appelli. Avevamo chiesto al presidente della Regione di trovare per i rifiuti del barese soluzioni alternative a Trani, invece da un anno Vendola continua ad autorizzare il conferimento nella nostra discarica di 800 tonnellate al giorno di rifiuti in più, causando alla città un danno ambientale incredibile. Adesso i mezzi non ce la fanno più, il personale idem e la capacità di contenimento della discarica rischia di arrivare rapidamente al collasso».