Domenico Cartago a Palazzo delle Arti Beltrani con “Seabed”
Il pianista ha eseguito le sue composizioni nel concerto di ieri sera in corte “Davide Santorsola”
Alle note dei brani di Cartago si sono unite anche le immagini che ha voluto proiettare sul palco della corte, per immergere il pubblico in un'esperienza a tutto tondo, tra immagini, suoni e colori. "Seabed", il brano che ha intitolato la serata, è un brano intimo, introspettivo, ma dalle sonorità audaci, così come introspettivi sono stati molti dei brani suonati dal giovane jazzista, come "Risacca": un brano che si apre con il rumore delle onde del mare che si infrangono a riva, proprio come una risacca, e che è connotato da coloriture impressionistiche. "Fontana dei ricordi" è invece un brano più nostalgico, caldo e commovente, mentre "Ocra", "Indaco" e "Chromos" giocano con i suoni a tal punto da riprodurre esattamente nella mente di chi ascolta i colori che danno il titolo ai brani, grazie anche a un sapiente utilizzo del sintetizzatore.
Domenico Cartago ha raccontato cosa significhi per lui questo concerto e che importanza ha per lui l'elemento acqua.
- D: Come nasce l'idea di questo concerto?
È nata da una proposta di Alfonso Soldano; sapendo che io provengo dal mondo jazz, mi ha proposto di organizzare un concerto, nell'ambito della stagione concertistica di Palazzo Beltrani", a tema "acqua". Ho pensato ai miei brani inediti, tra cui proprio "Seabed", che ha dato il nome allo spettacolo. Questo brano è completamente inedito. Da lì sono partito per scrivere altri brani, alcuni li ho ripresi, sistemati e ho dato loro dei nomi, tutti inerenti all'acqua, e così nasce il progetto. Ho voluto arricchirlo anche con le immagini, perché a me piacciono i visual e i colori
- D: Quando ci parla di acqua siamo più vicino alla calma dei quadri di Monet o alla "Tempesta di neve" di Turner?
L'acqua, secondo me, è un elemento attuale: non puoi darle una forma poiché assume la forma del dell'elemento che riempie. Non darei una forma all'acqua: può essere sia tempestosa che calma, sia trasparente che torbida, cioè può essere tante cose, ed è appunto un elemento fondamentale per la nostra vita, è l'essenza della vita, se pensiamo anche al fatto che noi siamo fatti di acqua. Quando sentiamo il suono, ci vibra dentro perché c'è l'acqua, quindi è tutto collegato; probabilmente non avvertiremmo le emozioni se non ci fosse l'acqua.