Elezioni 2012, l’Udc a Trani correrà da sola

Mazzillo: «Abbiamo già programma e candidati». Confermati i contatti col centrosinistra: finora nulla di fatto

sabato 12 marzo 2011 10.35
A cura di Biagio Fanelli
Il cosiddetto terzo polo fa gola a tutti. Il peso specifico dell'Udc e della Federazione centrista potrebbe rappresentare l'ago della bilancia delle prossime amministrative in programma nel 2012. Numeri alla mano è così. Tutti li cercano ma nessuno, probabilmente, li avrà. E prende sempre più corpo la possibilità che, anche a Trani, l'Udc e le forze centriste confederate se ne vadano per i fatti propri.

Peppino Mazzillo, ultimo segretario della Democrazia Cristiana e da quattro anni presidente dell'Udc di Trani, conferma questa soluzione: «Sentiamo il dovere di ripensare la politica rispetto alle attuali logiche. Non condividiamo il sistema bipolare e rivendichiamo fieramente la nostra collocazione oltre i due schieramenti. Non ci spaventa affatto l'idea di correre autonomamente e siamo pronti a presentarci al giudizio dei cittadini con un nostro programma, un nostro leader ed una lista di candidati autorevoli, espressione di tutte le categorie sociali e motivati dalla voglia di fare realmente politica e non di guadagnarsi uno stipendio da consigliere comunale».

La coalizione centrista seguirà, in ambito locale, gli orientamenti romani. «Il nostro progetto politico è ben chiaro a tutti e lo stiamo portando avanti da diverso tempo. Abbiamo l'ambizione di formare un grande centro, allargato alle associazioni ed a tutti quei movimenti che realmente desiderano dare un taglio netto col passato e che, oggi, trovano difficoltà ad interfacciarsi con le politiche farraginose del centrodestra e del centrosinistra».



L'Udc ed i centristi sono stati spesso chiamati in causa per le alleanze. «Abbiamo dialogato con il centrosinistra di Trani. Ci hanno chiamato ed abbiamo ascoltato la loro proposta ma non ritengo vi siano i presupposti per costruire un matrimonio. Non condividiamo la soluzione delle primarie e non ci piace l'approccio al tema: cerchiamo interlocutori che intendono i partiti e le coalizioni come strumenti per ridare valore alla politica a prescindere dai leader. Il discorso invece mi sembra soltanto imperniato sui nomi e sulle pedine». Col centrodestra invece non ci si è neanche seduti: «Il quadro è confuso, il partito di maggioranza relativa è sfaldato ed in crisi di identità. Bene ha fatto Carlo Laurora a scendere dalla barca prima del naufragio, intuendo tutti i limiti di una forzatura politica che oggi viene messa impietosamente a nudo».

Meglio soli, dunque, che male accompagnati: «Non è mai stato un problema per l'Udc – sottolinea Mazzillo – e lo abbiamo dimostrato nelle precedenti competizioni elettorali. Ci interessa solo formare una nuova classe di governo, riavvicinare i cittadini alla politica, vincere questa disaffezione provocata non certo da noi e porre al centro della discussione un rilancio vero di Trani. I tranesi devono riscoprire il piacere di una città vivibile ed accogliente. Obiettivamente oggi questo non accade».