Eroe in vacanza a Trani, ma il senso del dovere non riposa, il Carabiniere Rosito premiato a Subiaco
Fuori servizio e disarmato, ha sventato una rapina nella sua città natale. Il suo gesto, elogiato dal Sindaco di Subiaco, diventa virale e riempie d'orgoglio le due comunità
domenica 12 ottobre 2025
23.06
Un eroe in vacanza, un Carabiniere che non smette mai di essere al servizio della comunità, neanche quando è in borghese, disarmato e lontano dalla sua caserma. È la storia di Carlo Rosito, giovane Carabiniere originario di Trani che, mentre si trovava qui, nella sua città natale, non ha esitato a intervenire per sventare una rapina, un gesto di coraggio che gli è valso il riconoscimento ufficiale del Sindaco di Subiaco, Dott. Felice Rapone, città dove il militare presta servizio e del Comandante della Stazione dei Carabinieri di Subiaco, il luogotenente C.S. Rosario Cascio, dove Carlo presta servizio.
Il fatto. Tutto è accaduto lo scorso 4 ottobre a Trani. Erano passate da poco le 19 quando un malvivente ha fatto irruzione, armato di pistola, in un piccolo laboratorio sartoriale di via Giovanni Bovio. Mentre il rapinatore tentava la fuga a piedi con il bottino, il Carabiniere Rosito, pur trovandosi in vacanza e senza arma di ordinanza, non ha esitato un istante. Con prontezza e coraggio, ha fornito un supporto decisivo agli agenti della Polizia Locale che erano sulle tracce del fuggitivo, permettendo loro di bloccarlo in via Stendardi, recuperare l'intera refurtiva e sequestrare l'arma.
Un gesto di eccezionale senso del dovere che non è passato inosservato. La notizia del suo coraggio è arrivata fino a Subiaco, dove il Sindaco Rapone ha voluto ricevere personalmente a Palazzo di Città il giovane Carabiniere per ringraziarlo a nome dell'intera comunità che ha l'onore di averlo tra le sue fila. Il primo cittadino ha voluto sottolineare il valore del suo gesto, compiuto "in borghese e senz'arma, in supporto degli agenti della Polizia Locale che, grazie al suo aiuto, sono riusciti a recuperare la refurtiva e ad arrestare il malvivente". La notizia del riconoscimento, pubblicata sulla pagina social del Comune di Subiaco, è diventata subito virale, raccogliendo centinaia di commenti che esprimono stima e orgoglio, unendo idealmente le comunità di Trani e Subiaco.
I commenti dei cittadini non si sono fatti attendere e sotto il post social della Città di Subiaco non si sprecano i complimenti, eccone alcuni: "Sangue freddo, determinazione e coraggio sono propri dell'arma dei Carabinieri, a cui va il nostro rispetto, la nostra stima e la nostra devozione. Mi congratulo con il comandante per avere in corpo questo giovane carabiniere e con lo stesso Carlo, per la capacità operativa dimostrata anche fuori servizio" - "Bravo Carlo fai onore alla nostra città di Trani ../.." - "Complimenti, bravissimo Carlo, sono contenta che ci sono Carabinieri così coraggiosi e con grande senso del dovere".
La vicenda di Carlo Rosito va oltre il singolo atto di coraggio e incarna perfettamente la funzione sociale che l'Arma dei Carabinieri svolge nel nostro Paese. Il suo gesto dimostra che essere un Carabiniere non è una professione che si dismette a fine turno, ma una vocazione al servizio del prossimo, un impegno a tutela della legalità che non conosce pause. Il senso del dovere, come dimostrato da Rosito, non va mai in vacanza. Sono proprio questi esempi a rafforzare il profondo vincolo di fiducia tra i cittadini e l'Arma, e a ricordarci che la sicurezza della comunità è garantita da donne e uomini che indossano l'uniforme prima di tutto nel cuore. Grazie Carlo e Grazie a tutta l'Arma dei Carabinieri per il prezioso servizio.
Il fatto. Tutto è accaduto lo scorso 4 ottobre a Trani. Erano passate da poco le 19 quando un malvivente ha fatto irruzione, armato di pistola, in un piccolo laboratorio sartoriale di via Giovanni Bovio. Mentre il rapinatore tentava la fuga a piedi con il bottino, il Carabiniere Rosito, pur trovandosi in vacanza e senza arma di ordinanza, non ha esitato un istante. Con prontezza e coraggio, ha fornito un supporto decisivo agli agenti della Polizia Locale che erano sulle tracce del fuggitivo, permettendo loro di bloccarlo in via Stendardi, recuperare l'intera refurtiva e sequestrare l'arma.
Un gesto di eccezionale senso del dovere che non è passato inosservato. La notizia del suo coraggio è arrivata fino a Subiaco, dove il Sindaco Rapone ha voluto ricevere personalmente a Palazzo di Città il giovane Carabiniere per ringraziarlo a nome dell'intera comunità che ha l'onore di averlo tra le sue fila. Il primo cittadino ha voluto sottolineare il valore del suo gesto, compiuto "in borghese e senz'arma, in supporto degli agenti della Polizia Locale che, grazie al suo aiuto, sono riusciti a recuperare la refurtiva e ad arrestare il malvivente". La notizia del riconoscimento, pubblicata sulla pagina social del Comune di Subiaco, è diventata subito virale, raccogliendo centinaia di commenti che esprimono stima e orgoglio, unendo idealmente le comunità di Trani e Subiaco.
I commenti dei cittadini non si sono fatti attendere e sotto il post social della Città di Subiaco non si sprecano i complimenti, eccone alcuni: "Sangue freddo, determinazione e coraggio sono propri dell'arma dei Carabinieri, a cui va il nostro rispetto, la nostra stima e la nostra devozione. Mi congratulo con il comandante per avere in corpo questo giovane carabiniere e con lo stesso Carlo, per la capacità operativa dimostrata anche fuori servizio" - "Bravo Carlo fai onore alla nostra città di Trani ../.." - "Complimenti, bravissimo Carlo, sono contenta che ci sono Carabinieri così coraggiosi e con grande senso del dovere".
La vicenda di Carlo Rosito va oltre il singolo atto di coraggio e incarna perfettamente la funzione sociale che l'Arma dei Carabinieri svolge nel nostro Paese. Il suo gesto dimostra che essere un Carabiniere non è una professione che si dismette a fine turno, ma una vocazione al servizio del prossimo, un impegno a tutela della legalità che non conosce pause. Il senso del dovere, come dimostrato da Rosito, non va mai in vacanza. Sono proprio questi esempi a rafforzare il profondo vincolo di fiducia tra i cittadini e l'Arma, e a ricordarci che la sicurezza della comunità è garantita da donne e uomini che indossano l'uniforme prima di tutto nel cuore. Grazie Carlo e Grazie a tutta l'Arma dei Carabinieri per il prezioso servizio.